Un emendamento approvato al Decreto Cessioni Superbonus consentirà di ammettere all’opzione i crediti per lavori in edilizia libera purché sia stato pagato un acconto o preso un formale impegno tra le parti entro il 17 febbraio scorso.
Restano ancora da risolvere molte altre criticità. Tra i principali emendamenti presentati, su cui la commissione Finanze della Camera proseguirà lunedì 27 marzo con le votazioni, segnaliamo i seguenti.
Un emendamento chiede di ammettere alla Comunicazione al Fisco entro il 31 marzo anche i crediti incagliati per i quali la banca ha almeno avviato l’istruttoria; un altro chiede di permettere di spalmare i 10 anni anziché 4 le rate della detrazione in dichiarazione dei redditi; infine, si ripropone la richiesta di proroga del Superbonus villette.
La situazione attuale
Il testo del decreto attualmente in vigore (dl 11/2023) prevede che le opzioni di sconto in fattura e cessione del credito non siano più praticabili dallo scorso 17 febbraio, con alcune eccezioni. Per gli interventi che prevedono un titolo edilzio, restano ammesse le cessioni del credito se ci sono la delibera condominiale e la Cila entro il 17 febbraio. Per gli interventi in edilizia libera, invece, il testo del decreto prevede che debbano già essere iniziati i lavori.
L’emendamento approvato
Le associazioni imprenditoriali hanno rilevato criticità su questo punto, legate al fatto che spesso questi interventi prevedono una serie di passaggi prima di aprire effettivamente il cantiere. L’emendamento approvato prevede che invece possono essere effettuate le cessioni se sono già stati versati acconti, oppure se c’è un accordo vincolante tra le parti: in questo caso è necessaria una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà.
Gli altri correttivi richiesti
Per quanto riguarda la Comunicazione all’Agenzia delle Entrate, un emendamento chiede di estenderla ai crediti incagliati, ossia messi in piattaforma ma non ancora ceduti, purché sia in corso l’istruttoria con la banca.
Altre richieste di modifica prevedono poi la proroga del Superbonus villette al 110% al 30 giugno invece dell’attuale 31 marzo (per coloro che hanno effettuato almeno il 30% dei lavori entro lo scorso 30 settembre).
E c’è anche una proposta in base alla quale la detrazione Superbonus possa essere spalmata su dieci anni invece degli attuali quattro. In considerazione del fatto che non è più possibile utilizzare la cessione del credito e lo sconto in fattura, questa misura andrebbe incontro a coloro che non hanno sufficiente capienza fiscale per portare in detrazione quattro rate (evidentemente più alte). E’ anche un allineamento alle altre agevolazioni edilizie, come il bonus ristrutturazioni e il bonus edilizia, che prevedono la detrazione in dieci rate.
Come detto, la fase di approvazione degli emendamenti prosegue la prossima settimana, la legge di conversione è attesa in aula a stretto giro per poi passare al Senato. L’approvazione definitiva deve avvenire entro il 17 aprile.