L’unica misura di cui si può ragionevolmente attendere la proroga è il Bonus Sociale, per il resto ci sono molti punti interrogativi sul decreto Bollette che il Governo si prepara ad approvare entro fine mese, anche se il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha fornito nuove anticipazioni in base alle quali l’esecutivo prorogherà per il secondo trimestre anche l’IVA agevolata sul gas al 5%.
Per quanto riguarda i crediti d’imposta alle imprese, ci sarà una rimodulazione che tenga conto dei prezzi del gas, ha spiegato sempre Giorgetti durante un question time al Senato. Non è invece ancora stato deciso se prorogare o meno l’azzeramento degli oneri di sistema in bolletta per le famiglie.
Per il resto, è allo studio un nuovo meccanismo che renda gli aiuti selettivi in base al risparmio energetico. Una soluzione per continuare a sostenere le famiglie a fronte del caro energia, con elementi che premiano la sostenibilità dei consumi.
La misura fondamentale per le famiglie sarà l’introduzione del nuovo meccanismo pensato per premiare i comportamenti virtuosi: superata una certa soglia di consumi a prezzo ridotto, il costo della tariffa salirà per la quota eccedente, applicando gradualmente le tariffe piene. Questo nuovo meccanismo non entrerebbe in funzione subito ma dal primo ottobre 2023.
Coinvolgendo anche l’ARERA, l’esecutivo sta dunque studiando delle soluzioni sostenibili nel medio-lungo periodo per i conti dello Stato (le misure contro il caro energia, lo ricordiamo, hanno impegnato quasi due terzi delle risorse della Legge di Bilancio 2023).
Maggiore incertezza sulle scelte legate all’azzeramento degli oneri di sistema. Su questo punto non è stata decisa né la proroga – magari trasformato in uno sconto – né l’eventuale eliminazione dell’aiuto. Come detto, invece, su Bonus Sociale luce e gas sembra non ci siano molti dubbi: dovrebbe essere prorogato lasciando la soglia ISEE a 15mila euro, almeno fino a giugno.
Per quanto riguarda le imprese, sembra difficile che vengano prorogati gli attuali crediti d’imposta senza modifiche. In questo caso, più che i comportamenti virtuosi, la direzione intrapresa sembra andare verso una modulazione delle agevolazioni, rendendole flessibili rispetto al costo del gas: se i prezzi dell’energia saliranno oltre una determinata soglia (secondo alcune indiscrezioni, potrebbe essere di 70 euro per megawattora) allora scatterà il diritto al credito, altrimenti si pagherà la bolletta piena.
La decisione finale sarà presa a giorni, il decreto è atteso in Consiglio dei Ministri all’inizio della prossima settimana, intorno a martedì 28 marzo. Le misure attualmente previste sono in vigore fino al 31 marzo, per cui entro questa data il nuovo provvedimento dovrà essere approvato e pubblicato in Gazzetta Ufficiale.