Il chatbot “che tutti vogliono” si rinnova ed espande i propri orizzonti: OpenAI ha presentato Chat GPT4, ancora più evoluto, potente e creativo. In grado di scrivere contenuti, analizzare immagini e gestire blocchi di testo estesi, il servizio basato sull’intelligenza artificiale è al momento destinato agli abbonati di Chat GPT Plus, ossia la versione a pagamento (20 dollari al mese).
Chat GPT-4 diventa dunque multimodale (accetta input in forma di testo e immagini), elaborando oltre 20.000 parole contemporaneamente, diventando sempre più appetibile in vari ambiti applicativi, spaziando dall’arte al fisco, dalla finanza al business, promettendo di trainare l’interesse verso l’ecosistema dei prodotti Microsoft, suo primario supporter, che lo ha da poco integrato nel nel suo motore di ricerca Bing.
Non sta a guardare Google, che per colmare il gap ha annunciato una nuova linea di funzioni di AI generativa in arrivo sulle app di Workspace, tra cui Google Docs, Gmail, Sheets e Slides. La sperimentazione degli strumenti di scrittura basati su intelligenza artificiale in Docs e Gmail partirà già da questo mese.
Basterà indicare l’argomento da trattare (senza digitale la classica domanda al prompt di scrittura) ed il chatbot fornirà una prima bozza di testo originale da cui partire, perfezionandola poi in base alle richieste.
Con l’integrazione dell’intelligenza artificiale nelle app d’ufficio, invece, obiettivo è quello di elaborare testi, email e presentazioni complete a partire da appunti sparsi o semplici punti elenco, da “tradurre” non soltanto il slide di testo ma anche anche in contenuti audio e video originali.