Prudenza d’obbligo, considerate le variabili legate alla situazione internazionale e all’andamento del mercato, ma in vista potrebbero esserci buone notizie sul fronte del caro energia: dopo il -19% a valere sul primo trimestre dell’anno, si stima un calo ancora più evidente per quello da aprile a giugno.
Ad anticiparlo è stato il presidente di ARERA, Stefano Besseghini, a margine di un convegno: «una discesa nel prossimo trimestre realisticamente significativa, anche oltre il 20%». L’andamento dei prezzi aveva già registrato «una diminuzione molto forte nell’ultima decade di dicembre, mantenuta intensa a gennaio» e che si sta mantenendo costante.
Secondo Assoutenti, un eventuale taglio del 20% porterebbe la bolletta media a quota 1.147 euro, con una minore spesa a prezzi costanti pari a 287 euro a famiglia. In ogni caso, segnalano le altre associazioni dei consumatori, i prezzi dell’elettricità restano decisamente più alti rispetto a quelli dello scorso anno. Più del doppio, secondo l’Unione nazionale dei consumatori (lo scorso anno la bolletta della luce era pari solo a 541 euro, ben 606 euro in meno, segnala il responsabile del settore energia Marco Vignola). Simili i calcoli del Codacons, che segnala rispetto allo scorso anno un rincaro del 104%.
Prosegue anche la discesa dei prezzi del gas, che da qualche mese si calcolano in bolletta su base mensile. Le tariffe sul mercato tutelato sono già scese molto, del 34,2% a gennaio e del 13% a febbraio, avvicinandosi a compensare i forti rialzi dell’ultimo anno. «Oggi siamo intorno i 40 euro al megawattora – spiega Besseghini -. I salti vanno riducendosi».
In vista, ci sono le decisioni del Governo sulle misure agevolative, che la Legge di Bilancio 2023 prevede solo per il primo trimestre. L’esecutivo nei mesi scorsi ha più volte annunciato l’intenzione di continuare a tutelare famiglie e imprese a fronte del caro prezzi. L’andamento del mercato, e anche le indicazioni che arrivano dall’Unione Europea, potrebbero portare a misure maggiormente selettive, con aiuti calibrati quindi in modo diversi per le varie categorie di utenti.
Fino al 31 marzo, si applica in bolletta il taglio dei costi fissi per le famiglie, e per le imprese i crediti d’imposta e l’IVA ridotta al 5% sul gas.
Per i trimestri successivi, si ipotizza di introdurre sconti selettivi, calmierando sostanzialmente soltanto la bolletta alle famiglie più bisognose. Secondo Assoutenti, «in caso di mancata proroga della misura, la reintroduzione di oneri e IVA peserebbe per 386,37 euro annui a famiglia, portando a partire da aprile la bolletta della luce a crescere, sulla base delle attuali tariffe, del +27% rispetto alle tariffe odierne».