In caso di affitti brevi di immobili in comproprietà, ciascuno dei comproprietari deve specificare nella dichiarazione dei redditi la propria quota del corrispettivo lordo spettante.
Per i contratti di locazione breve di alloggi posseduti in comproprietà è necessario indicare gli importi spettanti a entrambi i proprietari nel Modello 730, anche nel caso in cui il contratto riporti solo uno dei due nomi.
Affitti brevi su portali di intermediazione
Le locazioni brevi sono quelle che durano al massimo 30 giorni, stipulate da persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività d’impresa, anche per il tramite di società di intermediazione immobiliare e portali online, i quali trattengono il 21% sul canone di affitto come previsto per legge in veste di ritenuta. Se l’affitto è siglato tramite intermediario scatta infatti la ritenuta alla fonte a titolo d’imposta.
Se in dichiarazione dei redditi o alla registrazione del contratto si sceglie la cedolare secca, la somma trattenuta sarà da considerarsi a titolo d’acconto (al 21% sul primo immobile e al 26% dal secondo al quarto).
La doppia possibilità (IRPEF ordinaria o cedolare secca) è indicata anche nel foglio informativo e nell’applicativo web per la compilazione del 730.
=> Scarica il 730/2024 e le istruzioni
Due redditi, un solo contratto: 730 da modificare
Nella dichiarazione precompilata, il Fisco applica l’imposta sui corrispettivi comunicati tramite Certificazione Unica
Qualora nella CU rilasciata dall’intermediario vi sia indicato solo il codice fiscale del comproprietario cha ha stipulato il contratto di locazione, l’importo totale del corrispettivo viene riportato nella sua dichiarazione ma dovrà essere modificato il dato inserito riducendolo del 50%.
Allo stesso tempo, il comproprietario dell’immobile locato è tenuto a indicare nella sua dichiarazione dei redditi il restante 50% di corrispettivo.
=> Cedolare secca affitti, nuova guida delle Entrate
NB: in alternaltiva alla cedolare secca si può scegliere anche di pagare l’IRPEF, qualora la ritenga più conveniente. In quel caso sarà cura del contribuente modificare la precompilata optando per la tassazione ordinaria.