L’INPS ha proroga fino al 30 settembre il periodo transitorio per la domanda cartacea del Certificato Portatile A1 necessario al distacco comunitario (di cui al dlgs 122/2020) dei dipendenti pubblici. Lo slittamento è in deroga rispetto alla data del 1° aprile comunicata in precedenza.
Da ottobre, invece, la domanda telematica diverrà il canale esclusivo per la trasmissione delle richieste di Certificato Portatile A1 anche per i dipendenti pubblici, mentre per quelli del settore privato il passaggio alla procedura telematica è avvenuto nel 2019.
Certificato Portatile A1
Lo slittamento è dovuto alle numerose difficoltà segnalate all’Istituto di Previdenza da parte di alcune Pubbliche Amministrazioni. Dal 1° ottobre 2023, tuttavia, non saranno concesse altre proroghe e si dovrà passare alla procedura telematica.
A tale scopo, si deve utilizzare il modulo “RA012” in versione 2.8 e con oggetto “Richiesta di abilitazione ai servizi telematici – Gestione Dipendenti Pubblici: Denunce contributive e versamenti, contribuzione figurativa, prestiti, riscossione crediti, gestione TFR/TFS e ulteriori servizi per la P.A” – disponibile nella sezione “Moduli” del sito INPS – per poter procedere con la domanda via web.
Distacco UE ai fini INPS
Il distacco all’estero del lavoratore può avvenire mantenendo il regime previdenziale del Paese di provenienza e, per attestare lo stato previdenziale, l’INPS il rilascia il relativo certificato di distacco: il documento portatile A1 o modello A1. Il distacco permette di lavorare all’estero restando assoggettati alla legislazione dello Stato di provenienza e mantenendo la medesima posizione previdenziale, assicurativa e fiscale, anche ai fini pensionistici.
Se il lavoratore distaccato è un dipendente, pubblico o privato, la domanda di Certificato Portatile A1 è inoltrata dall’azienda o dal suo ente datore di lavoro.