In stagione di dichiarazione dei redditi, analizziamo le addizionali regionali IRPEF in base ai dati aggiornati a febbraio e pubblicati sul portale del dipartimento delle Finanze. L’aliquota più bassa è applicata in Friuli Venezia Giulia (allo 0,7%) per i contribuenti del primo scaglione di reddito, mentre la Regione più cara è il Lazio.
Ci sono alcune Regioni che applicano l’aliquota base dell’1,23% per tutti, a cui si aggiungono le province autonome di Trento e Bolzano che la prevedono per i primi tre scaglioni di reddito. Altre hanno sempre un’aliquota unica ma più alta, all’1,73%. Negli altri casi, si procede per scaglioni.
Addizionale IRPEF: Regioni con aliquota unica
Partiamo dalle Regioni che applicano l’aliquota unica, quindi uguale per tutti i contribuenti indipendentemente dal reddito:
- si paga l’1,23% in Basilicata, Sardegna, Sicilia, Valle d’Aosta e Veneto;
- aliquota unica all’1,73% in Abruzzo e Calabria.
Tutte le altre Regioni applicano aliquote differenziate in base agli scaglioni di reddito.
Regioni con aliquote IRPEF differenziate
La maggiore convenienza si registra in Friuli Venezia Giulia: (primo scaglione all0 0,8% e aliquota all’1,23% per gli altri tre scaglioni; sostanzialmente, è la Regione con la tassazione più favorevole per tutti gli scaglioni) e nelle Province Autonome di Trento e Bolzano (primi tre scaglioni con aliquota all’1,23% e quarto scaglione all’1,73%).
Vediamo di seguito le altre Regioni con aliquote differenziate, in ordine di scaglione e di convenienza.
Regione | Aliquota 1° scaglione IRPEF |
Lombardia | 1,23% |
Liguria | 1,23% |
Marche | 1,23% |
Umbria | 1,23% |
Emilia Romagna | 1,33% |
Puglia | 1,33% |
Toscana | 1,42% |
Piemonte | 1,62% |
Molise | 1,73% |
Campania | 1,73% |
Lazio | 1,73% |
Regione | Aliquota 2° scaglione IRPEF |
Lombardia | 1,58% |
Liguria | 1,79% |
Marche | 1,53% |
Umbria | 1,62% |
Emilia Romagna | 1,93% |
Puglia | 1,43% |
Toscana | 1,43% |
Piemonte | 2,13% |
Molise | 1,93% |
Campania | 2,96% |
Lazio | 3,33% |
Regione | Aliquota 3° scaglione IRPEF |
Lombardia | 1,72% |
Liguria | 2,31% |
Marche | 1,7% |
Umbria | 1,67% |
Emilia Romagna | 2,03% |
Puglia | 1,63% |
Toscana | 1,68% |
Piemonte | 2,75% |
Molise | 2,13% |
Campania | 3,20% |
Lazio | 3,33% |
Regione | Aliquota 4° IRPEF |
Lombardia | 1,73% |
Liguria | 2,33% |
Marche | 1,73% |
Umbria | 1,83% |
Emilia Romagna | 2,27% |
Puglia | 1,85% |
Toscana | 1,73% |
Piemonte | 3,33% |
Molise | 2,33% |
Campania | 3,33% |
Lazio | 3,33% |
Ci sono poi una serie di regole specifiche, in tutte le Regioni, che possono per esempio abbassare l’aliquota a determinate tipologie di contribuenti. Ad esempio, in Veneto addizionale IRPEF allo 0,9% per le persone disabili con reddito fino a 50mila euro. In altre Regioni ci sono deduzioni o agevolazioni per determinate categorie di contribuenti, ad esempio famiglie numerose.
Analisi per tipologia di scaglione
Dopo la riforma IRPEF, le aliquote possono essere differenziate su quattro scaglioni di reddito e non più cinque. In base alla legge (articolo 6, comma 4, dlgs 68/2011):
le regioni possono stabilire aliquote dell’addizionale regionale IRPEF differenziate esclusivamente in relazione agli scaglioni di reddito corrispondenti a quelli stabiliti dalla legge statale.
Vediamo una panoramica ragionata su come vengono applicati nelle diverse Regioni i nuovi quattro scaglioni.
- Primo scaglione IRPEF: redditi fino a 15mila euro. L’aliquota più bassa è quella del Friuli Venezia Giulia, allo 0,7%. Ma in realtà, è più favorevole al contribuente la normativa della Val D’Aosta, che ha l’aliquota unica all’1,73% ma che prevede anche l’esenzione per il primo scaglione. C’è un nutrito gruppo che per il primo scaglione prevede l’aliquota dell’1,23%: Lombardia, Liguria, Marche, Umbria, province di Trento e di Bolzano. Le Regioni più care per questa fascia di reddito sono Lazio, Molise e Campania, all’1,73%. Segue il Piemonte con l’1,62%. Le altre addizionali per il primo scaglione: Emilia Romagna e Puglia 1,33%, Toscana 1,42%.
- Secondo scaglione IRPEF: redditi da 15mila a 28mila euro. Qui la Regione più conveniente resta il Friuli, con l’1,23% (aliquota che applica a tutti e tre gli scaglioni dal secondo al quarto). Stessa aliquota anche a Trento e Bolzano (valida per i primi tre scaglioni). Tutte le altre aliquote sono differenziate, la più cara è il Lazio con il 3,33%, seguita dalla Campania al 2,96% e dal Piemonte al 2,13%.Tutte le altre Regioni hanno aliquote ricomprese fra l’1 e il 2%.
- Terzo scaglione IRPEF: redditi da 28mila a 50mila euro. Restano all’1,23% Friuli e province di Trento e Bolzano, la più alta è sempre l’aliquota laziale al 3,33%, seguono Campania al 3,2%, Piemonte al 2,75%, Liguria al 2,31%.
- Quarto scaglione IRPEF: redditi sopra i 50mila euro. Il Piemonte e la Campania raggiungono il Lazo con l’aliquota del 3,33%. Sopra il 2% anche Liguria e Molise, 2,33%, Emilia Romagna, 2,27%.