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Pensionati autonomi: contributi dimezzati dai 65 anni

di Barbara Weisz

Pubblicato 8 Maggio 2024
Aggiornato 24 Ottobre 2024 07:03

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Regole e importi 2024 per la contribuzione dovuta da artigiani e commercianti autonomi: aliquote, minimali e massimali rivalutati all'inflazione, scadenze.

Le aliquote contributive INPS dovute da artigiani e commercianti per il 2024 sono pari al 24% per titolari e collaboratori (coadiuvanti e coadiutori) oltre i 21 anni e salgono al 23,70% per i collaboratori under 21 anni, mentre sono rivalutati i massimali e i minimali per il calcolo dei versamenti.

Prevista come di consueto la riduzione del 50% per pensionati INPS dai 65 anni. Lo sconto (articolo 59, comma 15, legge 27 dicembre 1997, n. 449) ha per oggetto i contributi dovuti sul minimale di reddito e sulla quota eccedente. Per coltivatori diretti, coloni e mezzadri si applica sulla fascia di reddito di appartenenza. Sono esclusi dallo sconto i titolari di pensione di reversibilità, mentre sono ammessi i titolari di assegno di invalidità. L’agevolazione si ottiene su domanda.

Con Circolare 33/2024, l’Istituto di Previdenza incamera inoltre gli aggiornamenti all’inflazione e gli scatti previsti annualmente per chi non ha ancora raggiunto la misura del 24%. Vediamo tutto.

Minimali e massimali 2024 per Artigiani e Commercianti

La rivalutazione ISTAT dell’5,4% comporta che per il 2024 il minimale annuo da considerare per il calcolo del contributo IVS sia pari a 18.415 euro.

Il massimale si porta a 91.680 euro per chi aveva già anzianità contributiva prima del 1996, salendo a 119.650 euro per i contributivi puri.

I contributi si calcolano nel seguente modo:

  1. il minimo si ottiene applicando l’aliquota ai minimali, poi si continua ad applicare la stessa aliquota sulla quota eccedente il minimale e fino a un reddito di 55.008 euro;
  2. sopra questa cifra e fino ai massimali, l’aliquota sale di un punto percentuale.

NB: ci sono alcune categorie di iscritti, per esempio gli affittacamere, che non sono tenuti a rispettare il minimale di reddito.

Variazione aliquote contributive

In base al dl 201/2011, articolo 24, comma 22, con effetto dal primo gennaio 2012, le aliquote contributive della gestione INPS per Artigiani e Commercianti sono incrementate di 1,3 punti percentuali e, successivamente, di 0,45 punti percentuali ogni anno fino a raggiungere il livello del 24%.

Tabella aliquote 2024

L’aliquota ordinaria è già al 24%, mentre per i collaboratori di età inferiore a 21 anni si porta quest’anno al 23,70% (e continuerà a salire di 0,45 punti percentuali ogni anno, sino al raggiungimento della soglia del 24%). Infine, bisogna applicare la quota aggiuntiva dello 0,48%.

NB: La riduzione contributiva al 23,70% (artigiani) e 24,18% (commercianti) è applicabile fino alla fine del mese in cui si compiono i 21 anni.

Minimali e massimali contributivi

Applicandole ai minimali di reddito (18.415 euro), ecco come diventano i contributi minimi dovuti alle rispettive gestioni INPS nel 2024:

Per periodi inferiori all’anno solare, il contributo minimo è rapportato a mese ed è il seguente:

Sul reddito eccedente il minimale e fino a 55.008 euro si applicano le aliquote sopra esposte, sopra questa soglia l’aliquota ordinaria sale al 25% e quelle per gli under 21 si porta al 24,18%. In tutti i casi bisogna poi aggiungere lo 0,48%.

La tabella riepilogativa:

Contributo massimo per IVS

Scadenze di versamento

I contributi si pagano alle seguenti scadenze:

  • le quattro rate sul minimale di reddito entro il 16 maggio e 18 novembre 2024, poi entro il 17 febbraio 2025;
  • la parte eccedente, entro i termini per la presentazione della dichiarazione dei redditi (saldo 2023, primo acconto 2024 e secondo acconto 2024).

Tutti i dettagli nella Circolare INPS.