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Fuga dai concorsi pubblici in Italia, i migliori rinunciano

di Teresa Barone

9 Febbraio 2023 12:05

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Rapporto Formez PA sui concorsi pubblici degli ultimi dodici anni: focus su candidati, profili ricercati e fenomeno rinunce.

La Pubblica Amministrazione vanta ancora un potenziale attrattivo in ambito occupazionale, grazie anche alle procedure concorsuali semplificate che sembrano richiamare un maggior numero di candidati rispetto a quelle ordinarie. Peccato che poi in molti rinuncino. Un fenomeno reso più evidente dal moltiplicarsi dei concorsi, ai quali si tende a partecipare in parallelo, salvo poi rinunciare magari per un posto più stabile o meglio retributo.

Questo è quanto emerge dal Rapporto Formez PA curato dal Centro studi e attività internazionali, che mette sotto la lente i concorsi pubblici tra il 2010 e il 30 giugno 2022, restituendone un quadro completo e offrendo diversi spunti di riflessione.

L’attrattività del pubblico impiego

Il Rapporto Formez PA sottolinea la persistente attrattività del pubblico impiego in Italia, sebbene con disparità territoriali: se le procedure concorsuali semplificate hanno visto in media 102,3 candidature per ogni posto assegnato, per le procedure ordinarie il numero si ferma a 67.

Identikit degli aspiranti statali

L’età media dei nuovi ingressi nelle PA si alza fino a 36 anni, ma ad aumentare è anche il livello di scolarizzazione dei candidati, tanto che l’80% è in possesso di una laurea. Il 78% delle procedure concorsuali ha richiesto un titolo universitario che nella maggioranza dei casi è stata la laurea di primo livello, seguita dal diploma di laurea di secondo livello (magistrale, specialistica o diploma di laurea).

Il report segnala anche l’elevata partecipazione femminile, con un rapporto di candidati donne risultati idonei pari a 6 su 10.

Profili professionali ricercati

Il 76,9% dei concorsi pubblici presi in esame è stato destinato a reclutare e assumere funzionari, mentre nel 21,5% dei casi l’obiettivo è stato il reclutamento di figure di assistenti e nell’1,6% di profili rientranti nelle diverse categorie di operatori.

Il rapporto di Formez PA mette  in evidenza la persistente difficoltà a coprire il fabbisogno di profili professionali tecnici o particolarmente specializzati o emergenti, sottolineando come spesso la partecipazione effettiva alle prove non corrisponda alle candidature inviate, che risulta inferiore del 30% rispetto ai convocati per statistici, informatici, ingegneri e architetti.

Il fenomeno rinunce

Molti candidati risultati idonei nella graduatoria finale rinunciano al posto ottenuto. Un fenomeno dovuto a diversi fattori:

  • preferenza per posti a tempo indeterminato;
  • poca attrattività del settore pubblico per profili altamente specialistici;
  • difficoltà nella copertura dei posti assegnati nelle regioni settentrionali.

Come si legge nel Rapporto Formez PA:

di questi fattori, quello che meglio spiega il fenomeno delle rinunce dell’ultimo biennio è la tipologia di contratto previsto dai bandi di concorso sopra indicati.

Di fatto, la metà dei rinunciatari risultava vincitrice anche di altri concorsi che, nella grande maggioranza dei casi, permettevano l’accesso a tempo indeterminato.