Lombardia e Lazio al voto 12 e 13 febbraio (dalle 7:00 alle 23:00 di domenica e dalle 7:00 alle ore 15:00 di lunedì) si eleggono i presidenti delle Regioni e i consigli regionali.
In Lombardia il presidente uscente, Attilio Fontana, è sfidato da Letizia Moratti, per il Terzo Polo, Pierfrancesco Majorino, centrosinistra e Movimento 5 Stelle, e Mara Ghidorzi, candidata dell’Unione Popolare. Nel Lazio, centrosinistra e Terzo Polo sono invece insieme con Alessio D’Amato, corre contro Francesco Rocca, centrodestra, Donatella Bianchi, Movimento 5 Stelle e Polo Progressista, Rosa Rinaldi e Sonia Pecorilli, rispettivamente di Unione Popolare e PCI, partito comunista italiano.
Il sistema elettorale
In entrambi i casi, si elegge direttamente il presidente della Regione, al primo turno, che si porta dietro un premio di maggioranza in consiglio regionale. E in entrambi i casi, basta prendere il 40% dei voti per essere eletto.
- In Lombardia si eleggono 80 consiglieri: due sono il presidente eletto e il primo fra i presidenti non eletti, gli altri 78 sono distribuiti proporzionalmente con un premio di maggioranza. Alla coalizione del presidente eletto vanno 44 seggi, il 55%, se ha preso meno del 40% dei voti, oppure 48 seggi, il 60%, se ha superato il 40% dei voti.
- Nel Lazio si eleggono 51 consiglieri, il candidato che ottiene più voti ha un premio di maggioranza fino al 60%. In pratica, un seggio va al presidente eletto, 40 seggi sono attribuiti proporzionalmente, mentre i rimanenti 10 servono ad assicurare stabilità alla maggioranza.
Come si vota
Si vota domenica 12 febbraio 2023 dalle ore 7 alle ore 23 e lunedì 13 febbraio dalle ore 7 alle ore 15. L’elettore riceve un’unica scheda, per presidente e consiglio regionale. Può votare disgiuntamente un candidato presidente e una lista diversa da quelle che lo appoggiano. Se vota solo per il presidente, il voto non va a nessuna lista, se viceversa viene espresso solo il voto di lista questo va automaticamente la candidato presidente. Ecco le diverse possibilità, nello schema:
Infine, per quanto riguarda i candidati consiglieri, l’elettore può esprimere fino a due preferenze, segnando solo il cognome oppure il nome e il cognome dei candidati consiglieri regionali compresi nella lista. Se esprime due preferenze devono necessariamente essere di genere diverso, pena l’annullamento della seconda preferenza. Quindi, chi esprime due preferenze deve votare un uomo e una donna, se invece vota due uomini o due donne, la seconda preferenza viene annullata.
Documenti da presentare al seggio
Nelle liste elettorali, esposte fuori dai seggi, ci sono i nomi dei candidati. Al seggio bisogna presentarsi con documento d’identità e tessera elettorale. Chi non trova la tessera elettorale, oppure ha esaurito i 18 spazi disponibili, può richiederla all’ufficio elettorale del Comune, che resta aperto dalle ore 9 alle ore 18 nei due giorni antecedenti la data della consultazione e, nei giorni della votazione, per tutta la durata delle operazioni di voto, e quindi dalle ore 7 alle ore 23 di domenica 12 febbraio e dalle ore 7 alle ore 15 di lunedì 13 febbraio.
Chi ha già richiesto la carta di identità elettronica, ma non l’ha ancora ricevuta, può votare esibendo la ricevuta della richiesta di CIE, che è munita di fotografia, dati anagrafici del titolare, e numero della CIE cui si riferisce.
Non si può portare il telefonino nel seggio, se l’elettore sbaglia a votare può chiedere al presidente del seggio di sostituire la scheda e rivoltarla. Sui portali delle Regioni ci sono i fac simile delle schede, le istruzioni di voto, le regole al seggio, gli indirizzi degli uffici comunali.