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Addio al gas e ai rincari dei fornitori, spazio alle Rinnovabili

di Anna Fabi

7 Febbraio 2023 09:04

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Il mercato dell'energia segna un cambio di passo in Europa, con le Rinnovabili al sorpasso dei combustibili fossili e nuove strategie degli operatori.

Arrivederci gas, benvenute rinnovabili: per la prima volta in Europa, i consumi di energia pulita superano quelli da combustibili fossili, con un risparmio netto di 10 miliardi.

Anche il mercato si sta adattando, con un graduale spostamento delle offerte di fornitura verso la componente green, in risposta ad un bacino d’utenza sempre più attento ai consumi e ai costi in bolletta, che grazie al solare ed all’eolico mirano a sgonfiare le tariffe.

Vediamo, alla lue dei dati, come si sta muovendo il mercato in termini di domanda e offerta.

Italia al 7° posto per record solare

I consumi di energia elettrica solare ed eolica nel corso del 2022 hanno coperto assieme il 22% della domanda complessiva, superando il gas metano, fermo a quota 20% (dati European Electricity Review 2023).

L’Italia è settima nella classifica dei 20 Paesi con le migliori strategie per il superamento dalla dipendenza energetica dalle fonti combustibili, con contestuale passaggio all’energia solare, con i Paesi Bassi incontrastati sul podio, seguiti da Grecia e Ungheria.

Energia: da combustibili fossili a rinnovabili

Nel 2023 le stime prevedono un’ulteriore estensione della forbice, con una contestuale riduzione delle emissioni ed una riconversione green delle offerte dei gestori di energia, anche in Italia.

Non a caso, a Catania Enel Greenpower ha appena inaugurato il cantiere della gigafactory 3Sun, che mira a diventare il più grande impianto di pannelli solari di tutta Europa, con una capacità produttiva di 3 Gw l’anno. Un progetto che testimonia il costante spostamento degli interessi di mercato verso le fonti green, anche come risposta alle crescenti difficoltà degli operatori di garantire tariffe a prezzi sostenibili per gli utenti.

Né sempre basta cambiare fornitore e sfruttare le classiche promozioni. Nel giro di pochi mesi, infatti, tutti i gestori hanno cambiato i contratti, anche in adeguamento delle norme di Stato che hanno bloccato le modifiche unilaterali fino a giugno. Secondo un’indagine di Sostariffe.it e Segugio.it, con i nuovi contratti i gestori hanno apportato rincari in bolletta, con un incremento medio del 46% tra il primo trimestre 2022 e il primo trimestre 2023.

Elettricità: nuovo Registro fornitori

Sullo sfondo, non mancano le pratiche commerciali scorrette. Nei confronti delle quali è in arrivo un nuovo Registro dei venditori di energia elettrica, a tutela dei consumatori.

L’elenco dei fornitori dovrebbe scongiurare il rischio di scegliere a operatori di dubbia affidabilità o finanziariamente nn in grado di fronteggiare oscillazioni di mercato che possano tradursi nella mancata erogazione della fornitura al cliente finale.

Una misura volta più che altro a garantire trasparenza ma che poco può sulle dinamiche di mercato per quanto concerne i prezzi delle materie prime energetiche, la causa numero uno dei rincari, anche per gli operatori “in regola”.

Da qui la necessità di una riconversione verde costante e progressiva, ed un auspicabile intervento di Governo che, tramite incentivi ad hoc oltre alle attuali nuove semplificazioni, faccia decollare le rinnovabili in maniera così massiccia da permettere una produzione nazionale con ecnomoche di scala che permettano di ridurre i costi in bolletta e tutelare il pianeta.