La NASpI arriva a 1.470,99 euro al mese, dai 1.360,77 del 2022, registrando il più marcato aumento da quando è stata introdotta, nel 2015. La cassa integrazione sale invece a 1.321,53 euro al mese, dai 1.244,36 precedenti.
L’INPS ricalcola massimali e prestazioni applicando la rivalutazione dell’inflazione, con un’aliquota dell’8,1% e, con circolare 14/2023, comunica tutti gli importi 2023.
Ammortizzatori sociali: tutti gli aumenti 2023
Aumentano per la rivalutazione 2023 i seguenti trattamenti di integrazione salariale: assegno di integrazione salariale FIS, assegno di integrazione salariale ed emergenziale del Fondo di solidarietà del Credito e del Fondo di solidarietà del Credito cooperativo, trattamenti di disoccupazione NASpI, DIS-COLL e ALAS, indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa (ISCRO), indennità di disoccupazione agricola e assegno per le attività socialmente utili.
Ecco quali sono le variazioni dei principali ammortizzatori sociali:
- la cassa integrazione aumenta di 77 euro al mese, a 1.321,53 euro dai precedenti 1.244,36;
- la NASpI aumenta a di 110 euro, a 1.470,99 euro al mese, da 1360,77 del 2022;
- la Dis-Coll raggiunge un importo massimo mensile di 1.470,99 euro;
- l’Alas (lavoratori dello spettacolo) arriva parimenti a 1470,99 euro;
- l’ISCRO per l’anno 2023 non può essere inferiore a 275,38 euro e non può superare 881,23 euro.
Nella circolare è indicato il dettaglio anche di altre prestazioni, come ad esempio la disoccupazione agricola, gli assegni del Fondo credito, la CISOA e gli assegni FIS.