Il mercato del lavoro in Italia sta cambiando velocemente e le aziende hanno difficoltà a trovare in media il 39% delle figure professionali di cui hanno bisogno. In questo panorama gli informatici sono perle rare, con un tasso di mismatch che, secondo le rilevazioni di Unioncamere, è al 63%, ma arriva all’86 per i laureati con esperienza.
“Nel settore informatico servirebbero dieci volte tanto i profili presenti, ancor più con la svolta digitale del PNRR”, ha dichiarato Zoltan Daghero, managing director di Gi Group, multinazionale che opera nel mercato della formazione professionale. In pratica, significa che la domanda di tecnici IT, siano essi sviluppatori, programmatori o data analyst, continua a crescere superando l’offerta.
Domanda che rimane alta anche da parte delle aziende estere, che sempre di più riconoscono il valore dei professionisti italiani. Ed è proprio sul valore delle persone e delle relazioni che si basa l’approccio al mercato di Kyocera Documents Solutions Italia, sales company italiana del gruppo multinazionale giapponese Kyocera, presente sul mercato dal 1959 in molti settori, tra cui il più celebre è quello delle stampanti e dei dispositivi multifunzione.
“Nasciamo come produttori di sistemi hardware con tecnologia laser per clienti aziendali, per poi rivoluzionare il nostro core business cavalcando l’innovazione tecnologica guidata dall’introduzione del cloud. La pandemia ha certamente accelerato il passaggio al digitale, ma in Kyocera Documents Solutions già da tempo lavoriamo per dotare le aziende di soluzioni software che completano la nostra gamma di stampanti e multifunzione. Da sempre ci occupiamo di gestione del documento. In questa nuova era digitale, la priorità dei nostri sviluppatori è realizzare software documentali capaci di rispondere alle esigenze specifiche di tutte le realtà aziendali. La forza del nostro marchio sta proprio qui: praticamente a ogni impresa forniamo un software diverso, personalizzato sui bisogni specifici della unit che lo utilizza. Non si fa dunque fatica a immaginare il livello di competenze tecniche della nostra squadra di ricerca e sviluppo. Le acquisizioni di significativi player consolidati del settore hanno contribuito a rafforzare ulteriormente la nostra leadership”, ha spiegato Andrea Contarini, Marketing Director di Kyocera Document Solutions Italia.
L’offerta a cui fa riferimento Contarini è il Document Management System (DMS), cioè un insieme di soluzioni software che consente di acquisire/importare, gestire, organizzare, indicizzare, condividere e archiviare documenti e file, cartacei ed elettronici, in modo più facile, veloce e sicuro, garantendo l’accessibilità ai documenti da qualsiasi dispositivo e la loro tracciabilità.
Il “livello base” è Kyocera Smart Information Manager (KSIM). Il “livello pro” è Kyocera Enterprise Information Manager (KEIM), una soluzione che si integra perfettamente con gli ERP e ambienti esistenti nelle aziende (ad esempio SAP) che, oltre ad archiviare, permette di creare flussi di approvazione documentale complessi per i differenti dipartimenti aziendali, aumentando allo stesso tempo la sicurezza delle informazioni.
Sia che si debbano gestire contratti di vendita, sia che si desideri una soluzione per il reparto contabilità fornitori o che il team risorse umane richieda una soluzione completa per la gestione dei candidati, KEIM è la soluzione in grado di rispondere a qualsiasi esigenza operativa.
Kyocera Cloud Information Manager (KCIM) è invece la versione cloud della piattaforma di content service e consente di trasformare i documenti fisici in dati digitali accessibili e condivisibili, archiviati online in modo sicuro e senza la necessità di effettuare alcuna installazione on-premises.
È uno strumento pensato per aiutare i professionisti che lavorano in movimento e utilizzano documenti sia in formato digitale che cartaceo, come gli operatori del settore immobiliare, i notai e le compagnie di assicurazione che gestiscono quotidianamente contratti e altre informazioni sensibili. Il software ha funzionalità di ricerca simili a quelle di Google, che consentono agli utenti di trovare le informazioni di cui hanno bisogno in un istante. I documenti acquisiti da KCIM vengono elaborati con tecnologia OCR per mantenere i dati al sicuro con diversi livelli di protezione. Solo gli utenti autenticati possono visualizzare file e cartelle, tutte le interazioni sono registrate e gli amministratori possono disporre dei dati per monitorare e verificare i flussi documentali, a tutto vantaggio della sicurezza e di un controllo efficace dei costi aziendali.
“L’esigenza di automatizzare i flussi e i processi documentali è nata con l’obbligo di introduzione della fatturazione elettronica. In questo ambito il mercato italiano ha esigenze burocratiche di approvazione del workflow più complesse rispetto agli altri Paesi europei. Ad esempio, è richiesta una conservazione a norma dei documenti per almeno 10 anni, quindi KEIM si deve collegare a un conservatore a norma. Una sfida non banale, soprattutto considerando che fino a qualche anno fa eravamo posizionati prevalentemente sul mercato hardware, mentre oggi siamo i principali fornitori di software di gestione documentale della pubblica amministrazione, che si integrano con le 70.000 macchine installate nelle aziende pubbliche. Per arrivare a questo risultato abbiamo concentrato gli sforzi aziendali nel trasformare il nostro approccio commerciale in una vera e propria attività di consulenza e integrazione, coinvolgendo ovviamente tutta la forza vendita e i partner di canale in intense sessioni di formazione. E nel portare a bordo il know-how necessario attraverso le sopraccitate acquisizioni. Continueremo a raccogliere i frutti perché le imprese italiane sono sempre più data-driven e digitalizzate, anche grazie al PNRR. E le nostre soluzioni documentali sono scalabili e pensate per plasmarsi su esigenze aziendali in continuo divenire, sulla scia degli aggiornamenti delle regolamentazioni”, ha precisato il Marketing Director di Kyocera Document Solutions Italia.
A questo punto è facile capire l’importanza di disporre di un software di gestione documentale: migliora la produttività e la competitività di un’impresa; aumenta la qualità del lavoro e dell’archivio di dati e documenti; rende più fluido il passaggio di informazioni, anche tra i vari dipartimenti aziendali, favorendo una condivisione più immediata dei documenti, accessibili da qualunque posto e in qualsiasi momento, con un conseguente risparmio di tempo.
Maggiore sicurezza dei dati e abbattimento del rischio di perdita e deterioramento, tracciabilità e misurabilità dei processi interni, sostenibilità ambientale e risparmi su spazi e costi di gestione sono ulteriori vantaggi che non possono essere ignorati, soprattutto in un mondo che va in direzione di modalità di lavoro sempre più agili.
Il fatto che un sistema di Enterprise Content Management riduca il tempo necessario per la gestione manuale di documenti fino al 70% ne è la dimostrazione.