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Cessione Crediti edilizi e Superbonus: regole 2023

di Barbara Weisz

2 Febbraio 2023 09:04

Cessioni crediti edilizi fino a cinque, aliquota Superbonus al 90%: regole, eccezioni, cessioni, lavori ammessi, normativa 2023 e proposte di modifica.

In base alle proroghe e alle nuove regole 2023 previste dalla Legge di Bilancio, armonizzate con le novità del decreto Aiuti quater, il mercato della cessione dei crediti edilizi è oggi più flessibile con cinque cessioni possibili e nuove garanzie pubbliche.

Nel frattempo, dal primo gennaio la detrazione Superbonus è scesa dal 110 al 90% con alcune eccezioni, ancora al centro del dibattito con ipotesi di modifica nel Milleproroghe. Vediamo tutto.

La cessione dei crediti edilizi nel 2023

Il mercato della cessione crediti fiscali ha evidenziato rigidità legate che hanno finito per intasare le banche, motivo per cui nel 2023 le cessioni possibili sono salite da quattro a cinque, con una cessione in più a favore delle banche. In pratica, il nuovo schema è il seguente:

  • una cessione libera (per esempio, anche verso un fornitore);
  • tre cessioni a banche, intermediari finanziari, assicurazioni,
  • una cessione da parte delle banche ai clienti con partita IVA: in questo caso, il credito non è più cedibile, va necessariamente utilizzato in compensazione.

Per quanto riguarda l’accesso al credito, ci sono nuove garanzie SACE per le imprese di costruzione in crisi di liquidità a causa del blocco del mercato della cessione dei crediti.

Detrazione Superbonus al 90%

Il decreto Aiuti quater ha introdotto dal primo gennaio 2023 l’aliquota Superbonus al 90%, abbassandola rispetto al 110% applicato fino alla fine del 2022. Restano agevolati al 110% i lavori se:

  • l’assemblea condominiale li ha deliberati entro il 18 novembre 2022 e la Cilas è stata presentata entro il 31 dicembre 2022,
  • l’assemblea ha deliberato tra il 19 e il 24 novembre 2022 e la Cilas è stata presentata entro il 25 novembre 2022,
  • in tutti i casi, la richiesta dell’eventuale titolo abilitativo per demolizione e ricostruzione è stata presentata entro il 31 dicembre 2022.

Regole particolari per i proprietari unici di edifici da due a quattro unità immobiliari, e per le villette.

  • I proprietari unici di edifici da due a quattro unità immobiliari, così come le Onlus, le Odv e le Aps (non condomìni), applicano la detrazione al 110% anche nel 2023 se la Cilas era già presentata al 25 novembre 2022. Anche in questo caso, l’eventuale titolo abilitativo per interventi di demolizione e ricostruzione deve essere stato richiesto entro il 31 dicembre 2022.
  • Le villette  mantengono il Superbonus al 110% se hanno terminato almeno il 30% dei lavori entro il 30 settembre del 2022. In questo caso, restano agevolati al 110% anche gli interventi che vengono realizzati nel 2023, fino al prossimo 31 marzo. In tutti i nuovi casi, il Superbonus nel 2023 villette si applica al 90% e soltanto se l’immobile è la prima casa e il reddito del contribuente, applicando un meccanismo di quoziente familiare previsto (fino a 15mila euro, aumentato dell’indice familiare).

Al di fuori delle regole sopra esposte, chi sta effettuando lavori applica l’aliquota al 110% per le spese effettuate entro il 31 dicembre 2022, e l’aliquota al 90% per i pagamenti 2023.

Superbonus dal 2024

Il Superbonus scenderà poi al 70% per le spese sostenute nel 2024 e al 65% per quelle sostenute nel 2025. Questa riduzione era già stata prevista dalla manovra dello scorso anno, il decreto Aiuti quater di fine 2022 ha poi introdotto il taglio della detrazione al 90% a partire dal primo gennaio 2023.

Ipotesi di modifica nel Milleproroghe

Un emendamento al Decreto Milleproroghe, che sta ancora effettuando il passaggio parlamentare, chiede di prorogare i termini per utilizzare il Superbonus villette al 100% per l’intero 2023, e di prorogare i termini di utilizzo nel 2023: ossia il 30% dei lavori entro il 31 dicembre 2022 (e non più 30 settembre), aliquota al 110% per i lavori effettuati fino al 30 giugno 2023 (e non più 31 marzo). Nel caso in cui venisse approvato, quindi, l’aliquota al 110% per questi immobili unifamiliari potrebbe essere utilizzata, per i lavori iniziati nel 2022 e con i requisiti sopra descritti, per l’intero primo semestre 2023.