Ho versato contributi all’INPS dal 1992 per per 18 anni e 8 mesi, poi sono andata a lavorare all’estero (12 anni in Svizzera) dove mi trovo tutt’ora: al momento della pensione, per raggiungere il montante minimo dei 20 anni INPS, dovrò fare versamenti volontari o lavorare ancora? Oppure potrò far valere gli anni di lavoro estero?
I contributi esteri versati in Svizzera sono validi per il calcolo della pensione in Italia, ma per utilizzarli deve richiedere la totalizzazione internazionale. E’ un istituto consentito verso i Paesi Ue verso quelli che hanno convenzioni bilaterali con l’Italia, fra cui la Svizzera.
La totalizzazione internazionale consente pertanto di armonizzare i versamenti e conteggiarli ai fini di un solo assegno previdenziale cumulativo. La convenzione permette di conteggiare sia i contributi versati nel paese estero (in questo caso in Svizzera) sia quelli italiani, per l’accesso ad un unica pensione, applicando il metodo di calcolo pro quota in base alle regole dei diversi enti previdenziali interessati.
Nel suo caso, sommando i contributi italiani a quelli svizzeri, raggiunge i 20 anni necessari per la pensione di vecchiaia.
- Se intende tornare in Italia, per percepire nel nostro Paese la pensione futura, dovrà fare domanda di totalizzazione internazionale all’INPS.
- Restando in Svizzera, invece, dovrebbe invece presentare domanda all’ente previdenziale elvetico.
Le conviene infatti verificare quali sono le regole per la pensione in Svizzera, avendo già maturato 12 anni di contributi, che potrebbero in qualche modo darle un diritto autonomo a pensione o comunque un computo più conveniente rispetto alla pensione italiana.
In questo caso, potrebbe convenirle percepire due pensioni separate: per maturare il diritto alla pensione di vecchiaia italiana, ad esempio, potrebbe chiedere all’INPS l’autorizzazione al versamento dei contributi volontari, verificando la possibilità di una analoga opzione in Svizzera qualora le mancasse parimenti molto poco per maturare una pensione autonoma.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz