Dovendo rottamare più di una cartella, è possibile presentare più richieste di definizione agevolata in modo da ricevere più bollettini e non uno solo con un’unica rata? Nel caso si riuscisse a pagare solo una parte delle definizioni attivate, decadrebbe tutta l’agevolazione o solo quella relativa alla singola cartella non sanata?
Chi aderisce alla Rottamazione quater prevista in Legge di Bilancio 2023 nel capitolo sulla tregua fiscale, può sicuramente chiedere la definizione agevolata solo in riferimento a determinate cartelle esattoriali, escludendone invece altre.
Nel modulo di adesione presente sul sito web dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione è specificatamente prevista questa opzione, che prevede l’indicazione puntuale da parte del contribuente dei singoli ruoli che si vogliono regolarizzare tramite la nuova opzione di sanatoria.
Non credo invece che sia possibile frazionare il debito in diversi piani di rateazione in modo da diversificare il rischio di fuoriuscita e conseguente decadenza dal piano.
Il comma 241 della legge 197/2022 ( la Manovra 2023, istitutiva della Rottamazione quater) prevede che l’agente della riscossione (ossia l’AdER a cui si deve inoltrare entro il 30 aprile 2023 la richiesta telematica di adesione alla definizione agevolata) risponda all’istanza del contribuente con cartelle notificate rientrante nella potenziale sanatoria entro il 30 giugno, calcolando «l’ammontare complessivo delle somme dovute ai fini della definizione, nonchè quello delle singole rate e il giorno e il mese di scadenza di ciascuna di esse».
Quindi, in base alle cartelle che lei intende inserire nella richiesta di rottamazione, l’agente della riscossione calcola la somma interamente dovuta e, su questa, le eventuali rate nel numero da lei richiesto (la rateazione va richiesta al momento della domanda di adesione alla definizione).
Significa che lei dovrà poi pagare le rate sull’intera somma, con termini di pagamento unificati, da rispettare per non incorrere nella decadenza.
In caso di ritardo – anche di una sola rata – superiore a cinque giorni, scatterà la decadenza dal piano di definizione agevolata nel suo complesso. Quanto già versato a quel momento sarà considerato soltanto un acconto di quanto interamente dovuto e, sulla parte restante del debito, riprenderanno le normali procedure di riscossione, con il ricalcolo della somma da restituire.
L’unica cosa che a quel punto si pitrà fare, sarà quella di richiedere una nuova rateazione, anche dopo essere decaduti dalla Rottamazione quater.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz