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Spese mediche Precompilata 2023: opposizione prorogata

di Barbara Weisz

Pubblicato 16 Febbraio 2023
Aggiornato 14:31

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Entro il 22 febbraio procedura online per opporsi all'indicazione delle spese sanitarie nella precompilata 2023, a marzo tramite Sistema TS: le istruzioni.

Proroga per i contribuenti che non vogliono in dichiarazione dei redditi precompilata i dati sulle spese mediche e i dati sanitari: l’opposizione può essere esercitata fino al 22 febbraio per i dati aggregati (mediante apposita comunicazione web all’Agenzia delle entrate) e dal 3 al 30 marzo per singole voci di spesa (utilizzando i servizi online del Sistema Tessera Sanitaria).

Vediamo in cosa consiste il diniego e quali sono le procedure attivabili.

Spese sanitarie in dichiarazione dei redditi 2023

Le spese sanitarie sono inserite automaticamente nella dichiarazione dei redditi precompilata, a meno che il contribuente non si opponga al loro utilizzo al fine del calcolo automatico delle detrazioni spettanti. Può infatti succedere che, per motivi fiscali o di altra natura, il contribuente preferisca gestire in autonomia e per diverse vie il beneficio IRPEF derivante da tali spese medico-sanitarie.

Dati sanitari precompilati

Il contribuente che sceglie di non inserire automaticamente le spese mediche detraibili nella precompilata, può indicarle personalmente nella fase di modifica o integrazione della dichiarazione precompilata dal Fisco e utilizzare le detrazioni.

L’inserimento di queste spese vuole essere una semplificazione per il contribuente, ma non è un obbligo. I dati sanitari sono completamente tutelati dalle norme sulla privacy, di conseguenza il contribuente può opporsi alla loro indicazione automatica in dichiarazione dei redditi. Il diniego può essere espresso direttamente da tutti i contribuenti con almeno 16 anni, mentre per chi non ha ancora compiuto questa età deve intervenire il tutore o legale rappresentante. Le regole sono le stesse già previste negli anni scorsi, non ci sono novità intervenute nel 2023.

Spese sanitarie opponibili

Le tipologie di spese sanitarie per le quali si può chiedere l’esclusione dalla dichiarazione precompilata.

  • Ticket per acquisto di farmaci e per prestazioni fruite nell’ambito del servizio sanitario;
  • Farmaci: spese relative all’acquisto di farmaci, anche omeopatici;
  • Dispositivi medici con marcatura CE: spese relative all’acquisto o affitto di dispositivi medici con marcatura CE;
  • Servizi sanitari erogati dalle farmacie (es. spese relative ad ecocardiogramma, spirometria, test per glicemia, misurazione pressione sanguigna, ecc.);
  • Prestazioni sanitarie (escluse quelle di chirurgia estetica e di medicina estetica): assistenza specialistica ambulatoriale, visita medica generica e specialistica, prestazioni diagnostiche e strumentali, intervento chirurgico, certificazione medica, ricoveri ospedalieri ricollegabili ad interventi chirurgici o degenza, al netto del comfort, prestazioni erogate da esercenti professioni sanitarie.
  • Spese agevolabili solo a particolari condizioni: protesi e assistenza integrativa (acquisto o affitto di protesi che non rientrano tra i dispositivi medici con marcatura CE e assistenza integrativa), cure termali, prestazioni di chirurgia estetica e di medicina estetica (ambulatoriale o ospedaliera).

Questo significa che il contribuente può decidere di non inserire nella precompilata solo alcune tipologie di spese sanitarie e di lasciare invece che siano automaticamente ricomprese le altre.

Comunicazione in forma libera

Per i dati aggregati, non è obbligatorio utilizzare il modulo predisposto dall’Agenzia delle Entrate (“Opposizione all’utilizzo dei dati delle spese sanitarie per la dichiarazione dei redditi precompilata“, disponibile sul portale, anche in formato editabile).

E’ possibile esercitare l’opzione anche inviando una comunicazione libera, basta che contenga tutti gli elementi previsti. Quindi bisogna inserire i seguenti dati relativi alle proprie generalità: nome, cognome, luogo e data di nascita, codice fiscale, numero e data di scadenza delle tessera sanitaria. E poi bisogna indicare quali spese sanitarie si vogliono escludere dalla dichiarazione, fra quelle sopra esposte. Si allega il documento di identità e si invia il tutto alla casella PEC “opposizioneutilizzospesesanitarie@agenziaentrate.it”.

Altri canali predisposti dall’Agenzia delle entrate

Infine, è possibile esprimere l’opposizione rivolgendosi ai centri multicanale. Ecco i riferimenti:

  • numero verde 800909696,
  • da cellulare, numero 06 96668907 da cellulare,
  • dall’estero, al +39 06 96668933.

Come si esprime l’opposizione a marzo

Dal 3 al 30 marzo 2023, per esercitare l’opposizione bisogna effettuare la comunicazione utilizzando il sito web del Sistema Tessera Sanitaria, entrando nella propria area riservata (ci vuole autenticazione). Una volta ottenuto l’accesso, coompare l’elenco delle spese sanitarie, e si possono selezionare le singole voci per le quali esprimere la propria opposizione.

Più direttamente, nel caso di scontrino parlante, l’opposizione può essere effettuata anche non comunicando il codice fiscale riportato sulla tessera sanitaria.