Grande successo per il ritorno di Eni sul mercato italiano dei piccoli risparmiatori: lunedì 16 gennaio 2023 è partita l’emissione di obbligazioni destinate al pubblico italiano e collegate ad obiettivi di sostenibilità dell’azienda, andata subito esaurita.
La forte domanda per il nuovo Bond in chiave sostenibilità riservato al pubblico retail ha permesso di chiudere anticipatamente l’offerta in soli 5 giorni. Già dopo il primo, l’offerta risultava integralmente soddisfatta con oltre 2 miliardi di euro di adesioni raccolte.
Vediamo quanto rende la nuova obbligazione.
Emissione Bond Eni
La nuova emissione di obbligazioni – con assegnazione di rating richiesta a Moody’s, S&P e Fitch – persegue l’obiettivo di finanziare futuri fabbisogni e diversificare le fonti finanziarie. Claudio Descalzi, Amministratore delegato di Eni, ha commentato in occasione del lancio:
vogliamo offrire al pubblico italiano uno strumento di risparmio solido, che possa renderlo partecipe del nostro cammino verso un’energia completamente decarbonizzata, tecnologicamente avanzata e diversificata, e dell’ulteriore consolidamento della nostra capacità determinante di garantire la sicurezza energetica al Paese.
Bond Eni: la sottoscrizione
Le nuove obbligazioni hanno durata 5 anni, con decorrenza 10 febbraio 2023 e capitale rimborsato interamente alla scadenza del prestito (10 febbraio 2028) esclusivamente per il tramite degli intermediari autorizzati aderenti al sistema di gestione accentrata, presso Monte Titoli.
Emesse e offerte in sottoscrizione a un prezzo pari al 100% del loro valore nominale e cioè mille euro per ciascuna obbligazione, con lotto minimo pari a due obbligazioni (2mila euro complessivi) e mille euro (1 obbligazione) per i tagli successivi, i nuovi bond Eni viaggiano nel sistema di gestione accentrata presso Euronext Securities Milan (Monte Titoli) in regime di dematerializzazione, ammessi da Borsa Italiana a quotazione sul MOT, presso cui l’investitore può successivamente negoziare le proprie obbligazioni.
Tassi di interesse nelle obbligazioni Eni
Le obbligazioni pagheranno ai sottoscrittori, annualmente e in via posticipata, interessi a tasso fisso sulla base del tasso di interesse nominale annuo lordo, fissato al 4,30%. Le obbligazioni quinquennali saranno emesse il 10 febbraio 2023 per un ammontare di 2 miliardi di euro ad un prezzo pari al 100% del loro valore nominale, pagando una cedola annua lorda del 4,30%, che rimarrà invariata sino a scadenza in caso di raggiungimento degli obiettivi prefissati.
L’ultima cedola (pagabile il 10 febbraio 2028) è infatti collegata al conseguimento di precisi target di sostenibilità Eni, relativi alla capacità installata per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e al Net Carbon Footprint Upstream (Scope 1 e 2), come indicati nel Prospetto Informativo. Nello specifico:
- riduzione emissioni gas serra (Scope 1 e Scope 2) associate alle operazioni del business, portando l’indicatore Net Carbon Footprint Upstream (Scope 1 e 2) a un valore pari o inferiore a 5,2 MtCO2eq al 31 dicembre 2025 (-65% rispetto alla baselinedel 2018);
- incremento capacità installata per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, fino a un valore pari o superiore a 5 GW al 31 dicembre 2025.
A fronte del raggiungimento da parte di Eni dei target sopra riportati, il tasso di interesse nominale annuo lordo rimarrà invariato sino alla scadenza delle obbligazioni. In caso di mancato raggiungimento di anche uno solo dei due target, il tasso di interesse relativo alla cedola pagabile alla data di scadenza (10 febbraio 2028) sarà incrementato dello 0,50%.
Le obbligazioni sono collocate per il tramite del consorzio di collocamento e garanzia coordinato e diretto da Intesa Sanpaolo S.p.A. e UniCredit Bank AG, che agisce anche per il tramite della propria Succursale di Milano, del quale fanno parte Banca Akros S.p.A. – Gruppo Banco BPM, BNP Paribas, BPER Banca S.p.A. e Crédit Agricole CIB (e al quale parteciperanno come collocatori altre banche, società di intermediazione mobiliare e altri intermediari autorizzati.
A partire dalla data di emissione sarà possibile negoziare le Obbligazioni sul Mercato Telematico delle Obbligazioni (MOT) organizzato e gestito da Borsa Italiana.
Bond Eni: emissione e offerta
L’offerta di obbligazioni Eni è stata integralmente ed esclusivamente destinata al pubblico indistinto in Italia. Essendo un’emissione dedicata ai piccoli risparmiatori, sono rimasti esclusi gli investitori qualificati, nonché quelli negli Stati Uniti d’America, in Canada, in Giappone, in Australia o in qualunque altro paese nel quale l’offerta delle obbligazioni non sia consentita in assenza di autorizzazione da parte delle autorità competenti, né costituisce offerta di strumenti finanziari in qualunque altro stato membro dell’Unione Europea.
Come rende noto Eni, le richieste sono pervenute da oltre 300mila investitori, registrando il record italiano per una emissione obbligazionaria corporate single tranche destinata al retail.
L’offerta delle obbligazioni, che inizialmente doveva concludersi il 3 febbraio, è stata chiusa anticipatamente il 20 gennaio grazie all’elevata domanda ricevuta da parte degli investitori italiani. La domanda complessiva è stata di oltre 10 miliardi di euro. L’Amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, ha commentato:
Il successo di questa operazione è stato straordinario e sorprendente. E’ stato per noi soprattutto un fortissimo riscontro in termini di fiducia da parte del pubblico italiano, ed è questo l’aspetto che ci dà maggiore soddisfazione e che ci rafforza. Tantissimi italiani hanno creduto in quello che stiamo facendo, sia in termini di progressiva evoluzione verso processi industriali e prodotti decarbonizzati, sia di garanzia della sicurezza energetica.
Sustainability-linked bond
L’emissione si qualifica come la prima del settore in formato sustainability-linked (SLB) destinata al pubblico retail, consolidando il legame tra strategia finanziaria e di sostenibilità di Eni inaugurato nel 2021 con il primo Sustainability-Linked Financing Framework a livello mondiale del proprio settore, punto di riferimento per il collegamento di molteplici strumenti finanziari a obiettivi di decarbonizzazione.
I Sustainability Linked Bond sono obbligazioni collegate al raggiungimento di obiettivi prestabiliti di sostenibilità. Esattamente come il nuovo Bond Eni per il mercato retail italiano. A differenza dei Green bond, però, non sono legati alla realizzazione di un singolo progetto di sostenibilità, pur se investiti ricorrendo a target misurabili.
L’emissione, si legge nella nota di commento dell’azienda, si è inoltre caratterizzata come un’operazione di sistema, che ha coinvolto massicciamente gli investitori e coinvolto i principali gruppi bancari italiani, permettendo a Eni di rafforzare il suo posizionamento sul mercato italiano fra le società che promuovono l’innovazione degli strumenti di finanza sostenibile.