Le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2023 alla rivalutazione delle partecipazioni, sono due: per la prima volta vengono inserite anche le società quotate, e rispetto alle precedenti proroghe sale l’aliquota agevolata, al 16% (l’anno scorso era al 14%, nel 2021 all’11%).
Per il resto, le regole sono le stesse: possono rivalutare le partecipazioni le persone fisiche, gli enti non commerciali e alcune tipologie di PMI, bisogna effettuare una perizia giurata che attesti il valore del bene, l’operazione può riguardare anche i terreni edificabili o con destinazione agricola.
Il vantaggio è determinato dalla possibilità di aumentare il valore fiscalmente riconosciuto dei beni applicando una tassazione agevolata rispetto a quella ordinaria sulle plusvalenze, che è pari al 26%. Situazioni classiche in cui rappresenta un vantaggio: ingresso di nuovi soci, passaggio generazionale. Vediamo tutto.
Come funziona l’agevolazione
La misura è contenuta nei commi 108 e 109 della legge 197/2022 (la legge di Bilancio 2023). La rivalutazione può riguardare partecipazioni (titoli, quote o diritti) negoziate o non nei mercati regolamentati o nei sistemi multilaterali di negoziazione, e i terreni edificabili e con destinazione agricola. Qui c’è la prima novità: rappresentata appunto dall’inserimento delle società quotate.
Possono avvalersi della misura i seguenti soggetti che al primo gennaio 2023 possiedono i beni al di fuori dell’esercizio di impresa, arti o professioni:
- persone fisiche, per le operazioni non rientranti nell’esercizio di attività commerciali;
- società semplici e soggetti a esse equiparate;
- enti non commerciali;
- non residenti privi di stabile organizzazione in Italia.
Adempimenti per la rivalutazione partecipazioni
Il primo passaggio per esercitare l’opzione è la perizia giurata, da effettuarsi entro il 15 novembre 2023, rivolgendosi a un professionista abilitato.
- Per i terreni, deve trattarsi di soggetti competenti in maniera urbanistica, iscritti agli albi degli ingegneri, degli architetti, dei geometri, dei dottori agronomi, degli agrotecnici, dei periti agrari e dei periti industriali edili nonché dei periti regolarmente iscritti alle Cciaa.
- Per le partecipazioni, sono legittimati gli iscritti all’albo dei dottori commercialisti, dei ragionieri e dei periti commerciali nonché gli iscritti nell’elenco dei revisori legali dei conti. Questo documento attesta il valore del bene al primo gennaio 2023.
Per il versamento dell’imposta sostitutiva del 16% la scadenza è il 15 novembre 2023. E’ possibile pagare in tre rate annuali, su quelle successive alla prima (da pagare entro il 15 novembre del 2024 e del 2025), sono dovuti gli interessi del 3%.
In dichiarazione dei redditi, i dati sulla rivalutazione vanno riportati nelle apposite sezioni dei quadri RM (terreni) e RT (partecipazioni) del modello Redditi riguardante l’anno in cui è stata effettuata la rivalutazione.
L’operazione produce effetto dal momento in cui si paga l’intera somma dovuta, oppure la prima rata.