Stralcio cartelle mille euro: moduli e procedura per non applicarlo

di Alessandra Gualtieri

9 Gennaio 2023 09:00

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Online il modulo da inviare entro gennaio per la disapplicazione dello stralcio parziale e automatico dei carichi fino a mille euro degli enti creditori.

La Legge di Bilancio 2023 (art. 1 commi 227 e 228 della Legge n. 197/2022) prevede che gli enti creditori diversi dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali, possano stabilire di non applicare lo stralcio debiti mille euro affidati all’agente della riscossione dal 2000 al 2015 (annullamento di interessi e sanzioni).

Esercitando tale opzione, che esime tali enti dall’applicare la nuova misura di tregua fiscale prevista in Manovra, non scatta il semi-condono automatico.

La modulistica è online, con scadenza di invio entro il 31 gennaio 2023. Vediamo tutte le istruzioni in dettaglio.

Disapplicazione stralcio debiti locali fino a mille euro

Per non applicare lo stralcio, è tuttavia necessario adottare uno specifico provvedimento e comunicarlo all’Agenzia delle Entrate – Riscossione entro il 31 gennaio 2023. Le istruzioni e la modulistica, sono contenute nella sezione del sito web AdER dedicata agli Enti creditori.

Modalità di comunicazione del provvedimento

La Comunicazione che attesta l’adozione di una delibera di non applicazione dello stralcio si effettua trasmettendo all’Agenzia delle Entrate-Riscossione, entro il 31 gennaio 2023 ed esclusivamente all’indirizzo PEC comma229@pec.agenziariscossione.gov.it:

  • il modulo con l’indicazione del Codice ente (in tabella Enti Creditori Beneficiari) firmato digitalmente, rinominato con il codice stesso e con estensione PDF;
  • copia del provvedimento adottato.

Per chiarimenti è possibile contattare l’Help Desk Enti dell’AdER.

Applicazione stralcio parziale

Nei casi in cui on si esercita tale opzione, opera l’annullamento parziale degli interessi, comunque di mora o ritardata iscrizione a ruolo per quanto riguarda le sanzioni amministrative, comprese quelle per violazioni del Codice della Strada (multe).

In ogni caso, fino al 31 marzo 2023 è sospesa la riscossione dei debiti potenzialmente stralciabili, compresi quelli iscritti a ruolo da enti creditori diversi dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali.