L’Agenzia delle Entrate conferma: i contribuenti forfettari che nel 2022 hanno superato il tetto dei 25mila euro non sono obbligati alla fatturazione elettronica nel 2023: in questo caso, l’obbligo scatta dal 1° gennaio 2024. Tale interpretazione, contenuta in una FAQ pubblicata dall’Agenzia delle Entrate pubblicata a dicembre dicembre, è stata appena confermata nella risposta fornita ad un contribuente che, nel 2021, era rimasto sotto i 25mila euro mentre invece li aveva sforati nel 2022. Anche in questo caso, tuttavia, non si configura l’obbligo di legge che limitava al 2021 la condizione che generava l’obbligo.
L’obbligo di fatturazione elettronica è già scattato dal 1° luglio 2022 per tutti i soggetti, precedentemente esclusi, che nell’anno precedente hanno conseguito ricavi o percepito compensi (ragguagliati ad anno) superiori a 25.000. Per tutti gli altri soggetti forfettari, invece, l’obbligo decorrerà dal 1° gennaio 2024, indipendentemente dai ricavi o compensi conseguiti nel 2022
Fattura forfettari: cosa dice la legge
Si tratta si una sorta di cavillo tecnico in relazione a come ‘ stata scritta la norma, che tuttavia l’Agenzia delle Entrate interpreta alla lettera e quindi rimanda al 2024 l’obbligo di fattura elettronica per i forfettari che nel 2021 erano ancora sotto soglia dei 25mila euro pur avendola superata dall’anno seguente.
Fino al 31 giugno 2022 i forfettari erano indistintamente esclusi dall’obbligo di fatturazione elettronica, finché il decreto 36/2022 ha introdotto un criterio selettivo:
- dal 1° luglio 2022 per i contribuenti che nell’anno precedente hanno avuto ricavi superiori a 25mila euro,
- dal 1° gennaio 2024 per tutti gli altri.
Ecco il testo della disposizione (comma 3 del sopra citato dl 36/2022) prevede che l’obbligo di fatturazione elettronica:
si applica a partire dal primo luglio 2022 per i soggetti che nell’anno precedente abbiano conseguito ricavi ovvero percepito compensi, ragguagliati ad anno, superiori a 25mila euro, e a partire dal primo gennaio 2024 per i restanti soggetti.
Come la interpreta il Fisco
L’Agenzia delle Entrate interpreta questa norma nel seguente modo: l’obbligo di fattura elettronica riguarda, dallo scorso primo luglio 2022, «solo i contribuenti che nell’anno 2021 hanno conseguito ricavi o compensi, ragguagliati ad anno, superiori a 25mila euro», mentre «per tutti gli altri soggetti forfettari l’obbligo decorrerà dal primo gennaio 2024, indipendentemente dai ricavi/compensi conseguiti nel 2022».
In pratica, secondo il Fisco, non è stato introdotto un generale obbligo di fatturazione elettronica per i forfettari sopra i 25mila euro, ma solo per i forfettari che hanno superato questa soglia nel 2021. Non essendoci, nel dettato normativo, un riferimento esplicito al tetto di reddito 2022, l’Agenzia ritiene che in questo caso l’obbligo di fatturazione elettronica scatti a partire dal 2024 (quando varrà per tutti).
C’è l’impressione di un’interpretazione restrittiva della norma, che in realtà non fa riferimento ai reddito 2021, ma a quelli dell’anno precedente. Il dettato letterale prevede che il nuovo obbligo di e-fattura parta dal primo luglio 2022, e si applichi in base ai redditi dell’anno precedente. Forse, se il legislatore avesse voluto riferirsi solo ai reddito 2021 avrebbe dovuto inserire una dicitura specifica (la legge si riferisce invece ai redditi dell’anno precedente).
Fra l’altro, la ratio della norma è l’estensione dell’obbligo di fatturazione elettronica ai forfettari. Non si spiega il motivo per cui quest’estensione dovrebbe essere previste per i forfettari 2022, rispetto al reddito 2021, e non anche per quelli 2023, con riferimento ai redditi 2022.
Al di là di questi dubbi (magari da chiarire con interpretazioni autentiche di fonte legislativa), in base alla FAQ pubblicata dall’Agenzia delle entrate coloro che erano già nel forfettario nel 2022 ma nel 2021 non hanno superato i 25mila euro, non hanno obbligo di fatturazione elettronica nel 2023, anche se nel 2022 hanno ricavi superiori ai 25mila euro.
Schema riassuntivo
- contribuenti forfettari che nel 2021 hanno avuto ricavi sopra i 25mila euro: dallo scorso primo luglio hanno obbligo di fattura elettronica. E, par di capire, continuano ad avere l’obbligo di e-fattura anche nel 2023, indipendentemente dai ricavi 2022.
- Contribuenti forfettari che nel 2021 hanno avuto ricavi sotto i 25mila euro, ma nel 2022 hanno superato questa soglia: visto che non sono entrati nel nuovo obbligo di fattura elettronica lo scorso primo luglio, continuano a non avere l’obbligo nel 2023, anche se nel 2022 hanno superato i 25mila euro.
- Nuove partite IVA successive al primo luglio 2022: in base allo stesso principio, indipendentemente dai ricavi, non hanno l’obbligo di fatturazione elettronica.
Ricordiamo che, in ogni caso, per tutte le Partite IVA l’obbligo di fattura elettronica è previsto dal 1° gennaio 2024.