Prosegue la campagna vaccinale (introdotta anche per i bambini da sei mesi a quattro anni con fragilità di salute), le mascherine restano non obbligatorie (salvo in alcuni casi), vengono introdotti nuovi obblighi di tampone per chi arriva dalla Cina fino al 31 gennaio 2023: sono le nuove misure Covid previste dall’ultima Ordinanza del Ministero della Salute, che ricapitola tutte le regole in vigore e sottolinea gli orientamenti in caso di peggioramento della situazione, compreso il ritorno allo smart working semplificato.
In controtendenza rispetto al clima di rinnovata attenzione, il Decreto Rave appena approvato abolisce le multe per gli inadempienti all’obbligo vaccinale, lo abolisce e reintegra i medici no vax, abolisce il tampone per l’uscita dall’isolamento dopo la positività al Coronavirus, si riduce a 5 giorni il periodo di auto-sorveglianza per i contatti stretti.
Vediamo tutto.
Tampone per chi arriva dalla Cina
Un’apposita ordinanza datata 28 dicembre introduce l’obbligo di tampone in ingresso in Italia per chi arriva dalla Cina, paese in cui si sta aggravando la situazione epidemiologica. Le regole fino al 31 gennaio 2023:
- tampone molecolare entro le 72 ore precedenti, o antigenico entro le 48 ore precedenti, da presentare all’imbarco;
- nuovo test antigenico all’arrivo in aeroporto, oppure presso una Asl entro 48 ore dall’ingresso in Italia (se il risultato è positivo al Covid, bisogna fare un test molecolare ai fini del sequenziamento e isolamento fiduciario);
- per uscire dall’isolamento ci vuole un ulteriore tampone antigenico o molecolare con esito negativo.
Sono esclusi da questi obblighi:
- bambini minori di sei anni;
- membri dell’equipaggio e il personale viaggiante dei mezzi di trasporto di persone e merci;
- funzionari e agenti dell’Unione europea o di organizzazioni internazionali, agenti diplomatici, personale amministrativo e tecnico delle missioni diplomatiche, funzionari e impiegati consolari;
- personale militare, compreso quello in rientro dalle missioni internazionali, Forze di Polizia, personale del Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica e dei Vigili del fuoco nell’esercizio delle loro funzioni.
La campagna vaccinale
Tutte le regole attualmente previste per la gestione Covid nel 2023 sono contenuta in una seconda ordinanza del ministero, datata 29 dicembre. Partiamo dalla campagna vaccinale: l’obiettivo nella stagione invernale 2022-2023 sarà quello di «continuare a mettere in sicurezza prioritariamente anziani e fragili, proteggendoli dalla malattia grave e dalla ospedalizzazione». Le linee guida:
- prosecuzione della campagna vaccinale in corso, colmando le lacune nella copertura vaccinale del ciclo primario e dei booster raccomandati e mantenendo una sufficiente capacità di vaccinazione;
- possibilità di combinare le campagne di vaccinazione contro COVID-19 e influenza;
- sviluppo di programmi di vaccinazione con vaccini adattati, identificando gruppi di popolazione prioritari ed assicurando che ci sia una disponibilità sufficiente di dosi;
- monitoraggio dell’efficacia e la sicurezza dei vaccini adattati una volta iniziata la diffusione su larga scala.
- strategie di comunicazione efficaci, campagne informative indirizzate anche a incentivare l’uso dei vaccini anti-influenzali per le persone a rischio.
Attualmente, la campagna vaccinale è aperta per le seguenti categorie di persone:
- secondo booster (o quarta dose): aperta a tutte le persone con almeno 12 anni. Raccomandata per le seguenti categorie: over 60, persone con più di 12 anni e con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti/preesistenti, operatori e ospiti dei presidi residenziali per anziani, operatori sanitari, donne in gravidanza. Vengono prevalentemente utilizzati vaccini a m-RNA nella formulazione bivalente (testata contro Omicron).
- terzo booster (o quinta dose): aperto a tutti gli over 60, raccomandata alle seguenti categorie: persone dagli 80 anni in su, ospiti delle strutture residenziali per anziani, over 60 con fragilità motivata da patologie concomitanti/preesistenti.
Ricordiamo che, in tutti i casi, devono essere passati almeno 120 giorni dalla precedente vaccinazione, oppure dall’infezione Covid (rileva la data del primo tampone positivo).
- Prima vaccinazione: bambini dai sei mesi ai quattro anni che presentino condizioni di fragilità, tali da esporli allo sviluppo di forme più severe di Covid. Questa vaccinazione per i bambini è aperta dallo scorso 9 dicembre, tutte le indicazioni, anche relative alla definizione di fragilità, sono contenute nell’ordinanza del ministero della Salute 49730/2022.
Misure di contenimento
Si raccomanda innanzitutto attenzione, a livello di abitudini e pratiche individuali, nei casi di pazienti fragili o a maggior rischio di infezione (test, isolamento in caso di contagio, tracciamento). Sulla scuola, ci sono indicazioni specifiche nel documento “Indicazioni strategiche ad interim per preparedness e readiness ai fini di mitigazione delle infezioni da SARS-CoV-2 in ambito scolastico (a.s. 2022-2023“.
Le mascherine sono obbligatorie nei seguenti casi: strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali (per tutti, quindi lavoratori, utenti, visitatori). Sono compresi tutti gli ambulatori medici, gli ospedali, le residenze sanitarie assistenziali, gli hospice, le strutture riabilitative, le strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti. Per il resto, non ci sono obblighi, ma resta l’indicazione sulla loro efficacia nella prevenzione. In caso di peggioramento dei dati epidemiologici, il Governo potrà decidere l’obbligo in spazi chiusi.
Altre misure che si potranno valutare a fronte di eventuali peggioramenti della pandemia: lavoro da casa, limitazioni per gli eventi che prevedono assembramenti.