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Avvisi bonari: sanatoria se rateizzati entro il 1° gennaio 2023

di Anna Fabi

29 Dicembre 2022 15:00

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Avvisi bonari: per accedere alla sanatoria serve la rateizzazione immediata, tregua fiscale solo se non è scaduto il termine di pagamento al 1° gennaio.

Gli avvisi bonari (comunicazioni di irregolarità fiscale) in scadenza a fine 2022 possono rientrare nella nuova sanatoria concessa dalla Legge di Bilancio 2023 (art. 1 co. 155 ) soltanto se non risulta scaduto il termine di pagamento al 1° gennaio 2023.

In pratica, che vuole aderire alla tregua fiscale prevista in Manovra, deve affrettarsi a chiedere la rateizzazione del debito entro il primo dell’anno, così da rientrare nei requisiti della nuova agevolazione.

Le somme oggetto di agevolazione sono infatti quelle emerse a seguito del controllo automatizzato delle dichiarazioni per i periodi d’imposta 2019-2021 per le quali il termine di pagamento non risulti ancora scaduto.

La definizione agevolata delle comunicazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate riguarda dunque anche gli atti oggetto di rateizzazione in corso alla data di entrata in vigore della Legge di Bilancio, ossia il 1° gennaio 2023. In cosa consiste? Nella possibilità di mettersi in regola pagando il dovuto con interessi e sanzioni al 3% invece che al 10%.

Per rientrarvi, i contribuenti che hanno ricevuto avvisi bonari con termine di saldo scade entro il 31 dicembre possono richiedere la dilazione di pagamento ed accedere così allo sconto su sanzioni e interessi.