Ho maturato il diritto (35 anni di contributi e 60 anni di età) per andare in pensione con l’Opzione Donna il 31 maggio 2022: posso andare in pensione il 1° giugno 2023?
I requisiti che lei cita – 60 anni di età e 35 anni di contributi maturati entro la fine del 2022 – sono necessari ma non sufficienti per andare in pensione con l’Opzione Donna. Per averne diritto nel 2023, bisogna anche ricadere in una delle seguenti categorie di soggetti: caregiver familiare da almeno sei mesi; persona con riduzione della capacità lavorativa pari ad almeno il 74%; lavoratrice licenziata o dipendente di imprese che hanno attivato un tavolo per la gestione di crisi aziendale.
La proroga contenuta nella Legge di Bilancio 2023, infatti, ha riscritto le regole di questa formula per la flessibilità in uscita, modificando sia i requisiti anagrafici e riducendo la platea delle potenziali beneficiarie.
La precedente formulazione prevedeva 58 o 59 anni di età rispettivamente per dipendenti e autonome, maturati entro il 31 dicembre 2021.
Per chi aveva già maturato tali requisiti 2022, le confermo dunque la possibilità di andare in pensione nel 2023 secondo le previste decorrenze: se lei è una lavoratrice dipendente potrebbe uscire a giugno, se autonoma potrebbe incassare il primo assegno a dicembre.
Se aveva già maturato il requisito contributivo a fine 2021 e volesse uscire quest’anno con le vecchie regole, non dovrebbe nemmeno attendere i 12 o 18 mesi, che decorrono dalla maturazione del diritto e non dal momento in cui lo si esercita.
Se lei ha invece maturato i 35 anni di anzianità contributiva dopo il 31 dicembre 2021, tuttavia, ricade nella nuova Opzione Donna come modificata dall’ultima manovra, quindi soggetta anche alla limitazione di categoria.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz