Nuove anticipazioni sugli emendamenti presentati alla Legge di Bilancio, con proposte che riguardano in particole le imprese. Alle proroghe dei crediti d’imposta annunciate dal Governo, e ai temi caldi (Opzione Donna, soglia delle multe pagamenti in contanti, decontribuzione assunzioni, soglia pensioni minime a 600 euro), si aggiungono un nuovo ammortamento sugli immobili strumentali d’impresa, un bonus fiere.
Vediamo tutto, tenendo presente che il calendario prevede che il voto in commissione Bilancio inizi giovedì 15 dicembre, e il testo è atteso in Aula martedì 20 dicembre.
Emendamenti per imprese
La proposta sull’ammortamento degli immobili d’impresa riguarda fondamentalmente le imprese del commercio, e dovrebbe prevedere la possibilità di dedurre il costo dei fabbricati strumentali fino al 6% spalmando le quote per quattro anni. Spunta poi un bonus fiere, per i primi otto mesi del 2023, da gennaio a fine agosto: un voucher fino a 10mila euro per la partecipazione a fiere internazionali.
Fra le altre proposte, l’estensione del Superbonus alle onlus per la realizzazione di impianti fotovoltaici (con una serie di paletti, legati per esempio all’ubicazione degli impianti), la proroga a fine giugno 2023 della possibilità di utilizzare in compensazione i crediti d’imposta carburanti delle imprese dell’agricoltura e della pesca, nuovi fondi per le cooperative di lavoratori che si costituiscono per rilevare aziende in crisi.
Emendamenti del Governo
Ricordiamo che ci sono poi emendamenti ufficialmente annunciati dal Governo, che riguardano la proroga dei seguenti crediti d’imposta: imprese che acquistano beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive nel Sud Italia, investimenti effettuati nelle Zone Economiche Speciali (ZES) e nelle Zone Logistiche Semplificate (ZLS), investimenti in attività di ricerca e sviluppo delle imprese localizzate nelle regioni del Mezzogiorno, spese di installazione e messa in funzione di impianti di compostaggio presso i Centri Agroalimentari presenti nelle regioni Campania, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia, agevolazione “Zona Franca Sisma Centro Italia.
Altri temi sul tavolo
Infine, i temi caldi, su cui ci sono diverse proposte di modifica: meno vincoli per la proroga Opzione Donna, ulteriore innalzamento delle pensioni minime fino a 600 euro, smart working preferenziale per i lavoratori fragili o genitori di figli fino a 14 anni, soglia per le multe che chi rifiuta pagamenti digitali, che il testo del ddl Bilancio prevede a 60 euro, potenziamento della decontribuzione per le assunzioni dei giovani.
Calendario lavori
I prossimi giorni saranno decisivi per mettere ordine e capire innanzitutto quali emendamenti sono definitivamente ammessi, e da giovedì in poi, per seguire le votazioni in commissione Bilancio. La manovra 2023 si caratterizza per i tempi strettissimi, dovuti al fatto che il Governo si è formato in piena sessione di Bilancio, con conseguente slittamento delle normali tempistiche.
Il calendario dei lavori di Montecitorio prevede che la discussione in Aula (quindi, sul testo emendato dalle commissioni) inizia martedì 20 dicembre, e prosegue poi fino al 23 dicembre, giorno entro il quale è quindi previsto il via libera definito della Camera.
Il testo deve poi esser approvato dal Senato, in linea di massima fra il 27 e il 29 dicembre. Il passaggio a Palazzo Madama si prevede senza modifiche, non ci sono i tempi per rimandare alla Camera la Legge di Bilancio, che deve entrare in vigore il primo gennaio 2023. Il rischio, da scongiurare, è l’esercizio provvisorio.