Italia prima in Europa per evasione IVA: verso nuove regole UE

di Alessandra Gualtieri

9 Dicembre 2022 11:53

logo PMI+ logo PMI+
La Commissione Europea presenta il VAT GAP Report, che incorona l'Italia prima per evasione IVA, e pubblica una proposta di legge per limitare le frodi.

Sono 11 anni che l’Italia si colloca al primo posto in Europa per evasione IVA. In base agli ultimi dati disponibili (2020), ci confermiamo maglia nera con un mancato gettito di 26 miliardi di euro, occupando da soli una bella fetta dei 93 miliardi complessivi di imposta evasa in tutta l’Unione Europea (9,1% del gettito totale atteso).

Sono dati presentati dalla Commissione Europea, che ha contestualmente pubblicato una proposta legislativa “IVA nell’era digitale” (VAT in the Digital Age), che coinvolge PMI, piattaforme e operatori e-commerce, volta a modernizzare il sistema di rendicontazione IVA e favorire gli scambi commerciali intra-UE contenendo il mancato gettito.

Vediamo i dettagli.

Evasione IVA: i numeri nella UE

Il termine di confronto (in base ai dati del 2022 VAT GAP Report) è quello con la UE27, in cui siamo primi in termini assoluti staccando nettamente la seconda classificata: la Francia si posiziona sul secondo gradino del podio ma con quasi la metà dei numeri (14 mld) registrati dal Belpaese. Terza la Germania (11,1 mld).

In dati percentuali, il diario di gettito IVA si registra maggiormente in Romania (oltre il 35%), mentre la più virtuosa è la Finlandia. L’Italia à al 3° posto per evasione, con il 20,8% di IVA non pagata.

 

La proposta UE contro le frodi IVA

Secondo la Commissione Europea, un buon quarto del mancato gettito è attribuibile a frodi fiscali, ragion per cui è auspicabile un intervento legislativo a contenere questo preoccupante trend. Secondo i Commissario europeo UE all’Economia, Paolo Gentiloni.

in tempi difficili come questi, le finanze pubbliche hanno bisogno di entrate fiscali solide per sostenere i servizi pubblici e la montagna di investimenti per la transizione verde e digitale e la sicurezza energetica.

La proposta legislativa VAT in the Digital Age mira ad adeguare la disciplina comunitaria in materia di IVA alle nuove esigenze e ai trend attuali dell’economia digitale.

Il pacchetto di misure contro le violazioni IVA prevede di introdurre, tra le misure, la fatturazione elettronica per le operazioni transfrontaliere B2B. Inoltre si punta – entro il 2028 – ad una nuova piattaforma centralizzata di gestione dati fiscali provenienti da tutti gli Stati Membri, ai fini del corretto calcolo dell’IVA dovuta.

Una novità che dovrà armonizzarsi con le attuali regole del sistema VIES (interscambio informazioni IVA tra Paesi membri UE). L’obiettivo è fornire in tempo quasi reale i dati estratti dalle fatture elettroniche in formato europeo, una per una, invece di fornire i dati aggregati.

I tre pilastri della proposta UE