Tra gli strumenti di pagamento oggi presenti nel nostro sistema, la carta di debito è uno di quelli che permettono di effettuare acquisti presso esercizi commerciali dotati di POS (Point Of Sales) e operazioni come prelievi o ricariche presso gli sportelli ATM aderenti al proprio circuito. Il più noto è quello Bancomat, da cui deriva il nome con cui viene comunemente indicata la carta stessa.
Nel 2023 è in via di definizione un nuovo limite massimo all’utilizzo del contante (nel Ddl di Bilancio si concedono pagamenti fino a 60 euro in contanti senza che scattino sanzioni per il rifiuto dell’esercente ad accettare pagamenti elettronici, ma su tale soglia è in corso una interlocuzione con la UE) motivo per cui è utile avere con sè un’alternativa per le transazioni di importo maggiore a tale soglia. Tanto più che il suo utilizzo, nel caso della carta di debito (come il bancomat) va oltre il semplice acquisto in negozio.
Vediamo di seguito una panoramica completa sulle sue funzionalità e dei vantaggi pratici derivanti dal suo utilizzo.
Carta di debito: cosa significa
La carta è uno strumento di pagamento che permette di svolgere una serie di operazioni come:
- fare acquisti presso esercizi aderenti al circuito di pagamento indicato sulla carta stessa
- prelevare contanti presso gli sportelli automatici (ATM) solitamente sia in Italia che all’estero
- fare pagamenti diversi.
Presso gli ATM si possono anche pagare bollette, effettuare ricariche telefoniche o accedere ad altri servizi.
Sono comunque previsti limiti di importo mensili per gli acquisti, nonché limiti mensili e giornalieri per i prelievi di contante ed è collegata a un conto corrente. La banca, in realtà, riconosce limiti giornalieri e mensili di importo per i prelievi e per gli acquisti diversi da cliente a cliente. Si possono dunque anche concordare e scegliere.
Si chiama di debito perché gli importi spesi vengono addebitati immediatamente sul conto corrente sul quale la carta è appoggiata. Dunque, il suo utilizzo è possibile solo se sul conto è disponibile una somma di denaro almeno pari a quella che si intende spendere, a meno che il titolare non possa avvalersi di un fido o di uno scoperto.
A differenza della carta di credito, quindi, le operazioni vengono addebitate di volta in volta sul conto del debitore e l’esecuzione dell’operazione presuppone la presenza dei fondi.
A chi richiederla
Materialmente, la carta di debito è rappresentata da una tessera di plastica che contiene un microchip e una banda magnetica e viene rilasciata da una banca o altro intermediario finanziario presso il quale si ha un conto. Per ottenere una carta “bancomat” è necessario farne richiesta alla banca.
Attenzione: al momento del rilascio, l’ente emittente ha facoltà di verificare le veridicità dei documenti di chi la richiede tramite un particolare sistema di prevenzione delle frodi gestito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
La carta di debito si rinnova automaticamente, ma puoi recedere in ogni momento senza spese.
Quanto costa
I costi connessi ad una carta di debito varia in base alla propria offerta. Tra i principali troviamo il canone annuo, spesso compreso in quello per i conti corrente a pacchetto; le commissioni per prelievi effettuati tramite sportello ATM; i costi di conversione di prelievi e pagamenti effettuati in valute diverse dall’euro.
Come si usa
Ogni volta che si utilizza una carta di debito occorre identificarsi, inserendo nel terminale POS o nell’ATM il proprio codice di sicurezza o PIN (Personal Identification Number) e verrà rilasciata una ricevuta che attesta l’avvenuta transazione. Esistono anche carte dotate di tecnologia Contactless che consentono, per spese fino a 25€, di non inserire il PIN. Le “card not present” invece consentono gli acquisti su internet e in questo caso verrà richiesta una password usa e getta.
A cosa fare attenzione
Il rischio più grande quando si usa una carta di debito è l’utilizzo improprio da parte di terzi a seguito di clonazione della carta, oppure di smarrimento e furto. Appena ci se ne rende conto è bene contattare immediatamente la banca e seguire la procedura indicata dalla stessa.
Onde evitare spiacevoli sorprese, il consiglio è quello di controllare periodicamente l’estratto conto tenendo così sotto controllo le spese.