Il testo della bozza della Legge di Bilancio 2023 contiene numerose misure di cui non si era ancora data notizia in sede di presentazione alla stampa da parte dell’Esecutivo, mentre su alcune di quelle già note – come ad esempio la tregua fiscale – emergono ulteriori tasselli che aiutano a comprendere meglio il quadro generale dei diversi capitoli in cui si articola la Manovra, con il dettaglio di alcune misure molto attese, come ad esempio il condono cartelle e la rottamazione dei debiti a ruolo.
In attesa del testo definitivo della Manovra, dunque, basandosi sulle linee tracciate dal testo della bozza (non ufficiale e dunque non definitivo), è possibile farsi un’idea più precisa di cosa ha in mente il Governo su alcuni capitoli particolarmente caldi come la definizione agevolata dei carichi pendenti (la “vecchia” pace fiscale).
Vediamo come si sta delineando il disegno di legge (atteso a giorni se non ad ore in Parlamento) e come si armonizza con le anticipazioni del Sottosegretario all’Economia, Maurizio Leo.
Tregua fiscale
Per quanto concerne il capitolo tregua fiscale, nella bozza della Legge di Bilancio si esplicitano i termini dell’annullamento dei ruoli fino a mille euro e della rottamazione cartelle oltre tale soglia, rateizzabili in cinque anni senza sanzioni né interessi.
Condono cartelle mille euro
Lo stralcio cartelle fino a mille euro prevede che, ai fini del computo della soglia massima (al 1° gennaio 2023), rilevino anche interessi e sanzioni oltre alla quota capitale originariamente dovuta.
Si tratta dei debiti affidati all’agente della riscossione tra il 2010 e il 2015. Lo stralcio è automatico e non prevede richiesta dal parte del debitore, che si vede annullato il debito originario.
Sono automaticamente annullati, alla data del 31 gennaio 2023, i debiti di importo residuo, alla data di entrata in vigore della presente legge, fino a mille euro, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015.
Oltre tale data si ricade nella nuova Rottamazione.
Rottamazione cartelle di importo superiore
Per la Rottamazione quater (riservata alle somme a ruolo oltre mille euro), nella bozza della Legge di Bilancio 2023 e nel Documento Programmatico di Bilancio (DPB) inviato alla Commissione Europea, viene indicato come arco temporale di riferimento quello che riguarda i debiti risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022.
Stralcio definitivo delle cartelle notificate tra il 2000 e il 2015 che non superano l’importo di mille euro, definizione agevolata per le cartelle notificate dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022.
Per le sanzioni amministrative legate a violazioni del codice della strada, la rottamazione si applica limitatamente agli interessi e alle somme maturate a titolo di aggio. Sono inoltre esclusi dalla definizione i carichi recanti:
- risorse proprie e l’imposta sul valore aggiunto riscossa all’importazione;
somme dovute a titolo di recupero di aiuti di Stato; - crediti derivanti da pronunce di condanna della Corte dei conti;
- multe, ammende e sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna;
- sanzioni diverse da quelle irrogate per violazioni tributarie o degli obblighi contributivi e assicurativi agli enti previdenziali.
Piano di rateazione
Queste cartelle saranno rateizzabili in cinque anni senza sanzioni né interessi, ed è previsto uno specifico piano di pagamento:
- versamento in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2023;
- in alternativa in 18 rate tra il 2023 e il 2027
- di cui le prime due (pari al 10% del dovuto) con scadenza 31 luglio 2023 e 30 novembre 2023,
- le altre entro il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre di ogni anno dal 2024.
NB: In caso di pagamento rateale, sono dovuti, a decorrere dal 1° agosto 2023, gli interessi al tasso del 2% annuo.
La Rottamazione quater è su richiesta: si deve fare domanda di definizione agevolata all’agente della riscossione (AdER) comunicandolo per via telematica entro il prossimo 30 aprile (secondo le istruzioni che saranno fornite dall’Agenzia delle Entrate – Riscossione) e specificando anche il numero di rate prescelto.
Il debitore, che aveva già iniziato a pagare e si ritrova ad aver già coperto l’intero importo dovuto secondo la definizione agevolata, deve comunque fare domanda di accesso alla Rottamazione per vedere la propria posizione regolarizzata i maniera definitiva.