Secondo l’ultima analisi del Barometro CRIF su fonte EURISC, le richieste di prestiti da parte delle famiglie si sono caratterizzate per una crescita del 10% rispetto al corrispondente periodo 2021. E se i prestiti personali crescono del 19,5%, vanno bene anche i prestiti finalizzati, che segnano +5,4% e vedono l’importo medio attestarsi a 5.950 euro (+5,3 rispetto a ottobre 2021).
Lo strumento del credito ai consumatori consiste nel finanziamento di una determinata somma rimborsabile secondo un piano di pagamento a rate costanti. Per quali spese si può chiedere un prestito?
- Motivi legati alla persona,
- Motivi legati alla famiglia,
- Motivi legati alla mobilità,
- Motivi legati alla casa,
- Spese legate al benessere (sport, tempo libero, hobby e vacanze).
Vediamo dunque come funziona il prestito finalizzato.
Prestito finalizzato: cos’è
Anche detto “credito collegato”, il prestito finalizzato è un finanziamento di una somma, di norma compresa tra 200 e 75.000 euro, da restituire a rate, legato all’acquisto di un determinato bene o servizio, ad esempio un’automobile.
Mentre un prestito personale è un finanziamento che, in caso di esito positivo della richiesta, viene liquidato direttamente al cliente, quello finalizzato, invece, è legato all’acquisto di un bene presso un esercizio convenzionato e la somma richiesta viene liquidata all’esercente.
Con il prestito finalizzato in sostanza non si ottiene una somma di denaro dalla banca o dalla finanziaria ma si paga a rate il prezzo di quello che si vuole acquistare.
Come funziona il prestito finalizzato
Il prestito finalizzato viene erogato dalla banca o da una società finanziaria ma viene richiesto a chi vende un bene o un servizio che si intende acquistare pagando a rate.
Con tale forma di finanziamento, quando si acquista il bene si può sottoscrivere un finanziamento con l’intermediario pari al costo del bene. E’ possibile anche pagare al venditore solo una parte del prezzo e richiedere il finanziamento per la restante parte.
Il contratto deve contenere una descrizione dettagliata dei beni o dei servizi e l’indicazione dei loro prezzi.
Come richiedere un prestito finalizzato
Per avere più possibilità che la richiesta di finanziamento vada a buon fine occorre non esser stati protestati, non aver tardato nel pagamento di rate di finanziamenti precedenti e non richiedere importi sproporzionati rispetto alla propria capacità di rimborso.
Occorre in altre parole dare la propria “capacità di rimborso” attraverso un reddito dimostrabile o di presentare una fidejussione, ovvero una garanzia personale di un terzo.
Quanto costa un prestito finalizzato
Il peso maggiore è costituito ovviamente dalla rata, che si compone di una quota capitale e di una quota di interessi. Tra gli altri costi aggiuntivi da considerare abbiamo anche le spese iniziali, come quelle di istruttoria, eventuali spese assicurative e commissioni varie.
Per capire quanto pagheremmo possiamo valutare il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale), espresso in percentuale sul credito concesso ed è su base annua. Non solo comprende tutti i costi ma è un indice armonizzato a livello europeo.
Mancato pagamento delle rate
Se si restituisce il prestito a rate, di solito mensili, prima di chiedere il finanziamento è importante valutare bene la propria disponibilità mensile, cioè il denaro che resta se dallo stipendio si tolgono le spese correnti e altre rate da pagare.
In caso di mancato pagamento delle rate, il finanziatore può rivalersi sulla garanzia e ricorrere a tutte le azioni previste dalla legge per riscuotere il suo credito, comportando per il consumatore maggiori costi, a partire dagli interessi di mora, non compresi nel TAEG.
Nei casi più gravi il finanziatore può ottenere lo scioglimento del contratto, che obbliga il consumatore a rimborsare subito tutto il debito residuo. Inoltre il mancato pagamento delle rate può comportare che la banca segnali tali informazioni negative alla Centrale dei Rischi (Banca dati che opera presso la Banca d’Italia nella quale vengono registrate le segnalazioni di tutte le banche e le società finanziarie sulle inadempienze) rendendo difficile ottenere un credito in futuro.
Recesso dal contratto
E’ possibile recedere dal contratto entro 14 giorni dalla data della firma inviando una comunicazione al finanziatore anche senza dare alcuna motivazione.
Se nel frattempo si è ricevuto il finanziamento, anche solo in parte, occorre restituire la somma ricevuta entro 30 giorni dalla comunicazione del recesso, pagando gli interessi maturati fino alla restituzione.
E’ sempre possibile inoltre rimborsare anticipatamente in qualsiasi momento in tutto o in parte l’importo dovuto. In questo caso si ha diritto alla riduzione del costo totale del credito, pari all’importo degli interessi e degli eventuali costi dovuti alla vita residua del contratto.