Conto alla rovescia per la presentazione delle domande del bando Marchi Collettivi 2022, che punta a stimolare le attività fieristiche e di promozione all’estero di marchi collettivi e di certificazione.
Le domande si possono presentare dalle ore 9 del 22 novembre alla mezzanotte del 22 dicembre 2022.
Promosso dal ministero dello Sviluppo economico e gestito da Unioncamere, si rivolge ad associazioni imprenditoriali, consorzi di tutela, altri organismi di tipo associativo o cooperativo, con agevolazioni che possono arrivare fino a 150mila euro.
Il bando finanzia fino al 70% del costo dei progetti ammissibili, fino a un tetto di 150mila euro. C’è anche un importo minimo dell’agevolazione pari a 20mila euro (se il progetto costa meno, non è ammesso alla partecipazione).
I progetti devono concludersi entro dieci mesi dalla notifica di concessione dell’agevolazione, e prevedere la realizzazione di almeno due fra le seguenti attività:
- fiere e saloni internazionali,
- eventi collaterali alle manifestazioni fieristiche internazionali,
- incontri bilaterali con associazione estere,
- seminari in italia con operatori esteri e all’estero,
- azioni di comunicazione sul mercato estero, anche attraverso gdo e canali on-line,
- creazione di comunità virtuali a supporto del marchio.
Le risorse totali disponibili sono pari a 2,5 milioni di euro. La domanda si presenta a Unioncamere, utilizzando i moduli e le procedure dettagliati nel decreto direttoriale del Mise del 3 ottobre 2022. Ci sono tre moduli: domanda di agevolazione, descrizione del progetto di promozione del marchio, procura speciale per la presentazione della domanda. E’ necessario avere firma digitale e indirizzo di posta elettronica certificata. E’ possibile consultare materiali, Faq, scaricare i moduli e il disciplinare sul sito www.marchicollettivi2022.it del Mise e di Unioncamere.
La nostra mission – commenta il ministro Adolfo Urso – è la tutela e la valorizzazione dell’eccellenza italiana nel mondo. Grazie a queste misure possiamo agevolare la partecipazione del sistema fieristico italiano, da sempre ‘vetrina’ del nostro Made in Italy”.