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Tregua fiscale: tra le misure, si valuta anche un condono per evasori

di Barbara Weisz

16 Novembre 2022 19:15

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Tregua fiscale: non solo condoni, rottamazione e saldo e stralcio cartelle ma anche ipotesi di sanatoria per evasori con processo in corso e voluntary disclosure.

Un tassello in più sulla tregua fiscale per i debiti a ruolo: potrebbe essere inserita in un decreto collegato alla Legge di Bilancio, entrando in vigore prima ancora della Manovra 2023. Le altre anticipazioni integrano l’impianto già noto: condono cartelle fino a mille euro, saldo e stralcio per importi medio-piccoli, rottamazione quater, dilazioni di pagamento per le imprese, riapertura delle precedenti rottamazioni.

Non solo: oltre alle misure per regolarizzare le cartelle esattoriali di famiglie e imprese, si ipotizza anche una sorta di voluntary disclosure per sanare posizioni per cui ci sono processi o contenziosi in corso.

Vediamo le ultime novità alla luce delle anticipazioni del Viceministro all’Economia, Maurizio Leo.

Condono cartelle fino a mille euro

In arrivo l’annullamento delle cartelle di importo entro i mille euro, affidate all’agente della riscossione fino al 2015. In pratica si aggiungono cinque anni all’analogo condono previsto negli anni scorsi per le cartelle dal 2000 al 2010.

Il contribuente non deve fare nulla: è l’Agenzia alle Entrate a provvedere all’operazione, cancellando gli addebiti. Si tratta di un condono a tutti gli effetti.

Saldo e stralcio fino a 3mila euro

In programma anche un saldo e stralcio per i ruoli da mille a 3mila euro sempre fino al 2015. In questo caso, si possono sanare le pendenze pagando il 50% (o altra percentuale, ancora da confermarsi) della somma originariamente dovuta, sempre con uno sconto sulle sanzioni e gli interessi dovuti.

Non ci sono al momento indicazioni su eventuali requisiti di reddito (negli anni scorsi era stato inserito un vincolo ISEE).

Rottamazione ter e quater

Per debiti a ruolo di importo maggiore o che non rientrano nel periodo indicato, si prepara una Rottamazione quater, tramite cui sanare le cartelle con l’annullamento di sanzioni e interessi di mora (pagando il debito originario con maggiorazione dell’imposta pari al 5%).

Questa misura si accompagnerebbe alla riapertura dei termini per la Rottamazione-ter.

Versamenti omessi

C’è poi allo studio un provvedimento che consente di sanare omessi versamenti delle tasse 2022 con sconto su interessi e sanzioni (una sorta di ravvedimento operoso), beneficiando anche di una nuova rateazione.

Fin qui si tratta di sanatorie relative a cartelle esattoriali o imposte comunque dichiarate, ma non pagate.

Voluntary disclosure per evasori

Per i casi di evasione fiscale vera e propria si vocifera invece di una sanatoria su capitali non dichiarati e di una voluntary disclosure per somme depositate all’estero. La norma potrebbe anche applicarsi a processi in corso, facendo dunque decadere il procedimento con il pagamento di una multa su cui non ci sono per il momento quantificazioni.

Quest’ultimo capitolo, in realtà, sembra fra i più complessi da portare a termine, in considerazione anche dei programmi di contrasto all’evasione presentati dallo stesso Governo Meloni.

Iter e tempistiche

Le certezze, ovviamente, si avranno solo quando il Governo approverà la Manovra 2023 ed il decreto fiscale collegato.  I tempi sono stretti, sembra probabile che il Consiglio dei Ministri presenti la Legge di Bilancio tra il 21 e il 25 novembre. I provvedimenti di tregua fiscale, almeno quelli relativi alle cartelle esattoriali e alle imposte non pagate ma dichiarate, dovrebbero confluire nel decreto collegato di immediata entrata in vigore.