Dopo le proroghe degli strumenti di flessibilità in uscita nella Legge di Bilancio 2023, il Governo metterà mano alla riforma delle pensioni vera e propria delle pensioni: se ne è discusso al tavolo con i sindacati di mercoledì 9 novembre, servito anche per aprire il dialogo su temi altrettanto caldi in ambito fisco e lavoro.
I sindacati hanno chiesto di avviare una seria stagione di riforme e il Presidente Giorgia Meloni ha assicurato, da parte del Governo, «una logica di collaborazione» e un «approccio di lealtà e di trasparenza», dicendosi «sicura di poter trovare lo stesso atteggiamento anche dall’altra parte di questo tavolo».
Ecco l’agenda dei lavori in base alle prime considerazioni emerse:
- Crisi economica: «siamo nel mezzo di una crisi internazionale sociale, usciamo da una pandemia, c’è una crisi energetica in corso, un aumento dei costi delle materie prime, un’inflazione vicina al 10%». E «tassi di interesse che continuano a salire». Da qui, interventi in tema fiscale per alleggerire la pressione su imprese e lavoratori.
- Mercato del lavoro: «l’Italia ha tra i tassi più bassi di occupazione dell’Occidente e lavoro femminile e tra i più alti di lavoro nero», i salari sono «per lo più inadeguati» e ha una tassazione sul lavoro che è «un grande freno». Da qui interventi volti a tutelare occupazione e reddito.
- Riforma pensioni: oggi sono basse, «quelle future rischiano di essere inesistenti». Dunque, non soltanto flessibilità in uscita ma a interventi strutturali volti a garantire trattamenti dignitosi.
Si tratta di scenari complessi, che richiedono tempo e misure strutturali. Motivo per cui, è stato riavviato il tavoli con le parti sociali, che oltre ai sindacati prevede il confronto anche con le imprese. Si tratta infatti di definire interventi che richiedono ampio consenso tra tutte le parti in causa.
Da parte dei sindacati, intanto, fra le misure immediate da inserire in Manovra, in tema di lavoro è emersa la richiesta di prevedere: tassa sugli extraprofitti, proroga e incremento della decontribuzione per chi assume, aumento delle detrazioni per i lavoratori dipendenti.
Per quanto riguarda le pensioni, è stata rilanciata la piattaforma unitaria dei sindacati già presentata nei mesi scorsi, che prevede: pensioni di garanzia per i giovani, previdenza complementare, nuovi strumenti di flessibilità in uscita). Su questo fronte, la proposta resta la stessa: «41 anni di contributi a prescindere dall’età e una finestra a partire dai 62 anni».