Fra gli emendamenti presentati dal Governo in sede di conversione del Decreto Aiuti ter c’è una proposta per sbloccare il mercato dei mutui prima casa ai giovani fino a 36 anni con ISEE fino a 40mila euro.
L’agevolazione introdotta negli anni scorsi e via via prorogata e rimodulata (che prevede priorità alle giovani coppie, purché almeno uno abbia il requisito anagrafico), si è fondamentalmente bloccata nei mesi scorsi a causa della salita dei tassi di interesse.
La norma attualmente in vigore prevede si debba applicare un tasso calmierato, che non può essere superiore al TEGM (Tasso effettivo globale medio).
Nello scenario attuale, questa clausola sostanzialmente rende i mutui difficilmente applicabili dalle banche, che hanno iniziato a rifiutarli. Se l’emendamento darà approvato, le banche potranno applicare un tasso superiore restando comunque all’interno di una media mobile, che si calcola in riferimento all’Interest rate swap a dieci anni.
Il meccanismo consente di sbloccare temporaneamente il mercato, concedendo la garanzia all’80% su mutui con tasso superiore al TEGM, garantendo quindi la convenienza della banca a erogare il mutuo. Ma c’è un “ma”: questo meccanismo è previsto per il solo mese di dicembre. Quindi, i mutui per under 36 a tasso agevolato con la garanzia all’80% saranno fondamentalmente attivabili dal primo al 31 dicembre.
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Il Governo Draghi aveva già iniziato ad affrontare il problema, lasciando anche una proposta correttiva del meccanismo, che è alla base dell’emendamento presentato, che va quindi approvato (molto probabile, avendo l’esecutivo maggioranza in Parlamento).
I tempi sono stretti: la legge di conversione del DL Aiuti ter è in calendario nell’Aula della Camera il 7 novembre. Dopo il via libera di Montecitorio dovrà poi passare in Senato dove l’approvazione definitiva deve avvenire entro il 22 novembre.