La scadenza per la trasmissione della Certificazione Unica da parte di datori di lavoro nei casi in cui il documento riporti soltanto redditi esenti o non dichiarabili mediante la precompilata, è prevista come di consueto entro il 31 ottobre (stesso termine previsto per l’invio del Modello 770).
Di norma, invece, i sostituti d’imposta devono inviare la CU ai lavoratori entro il 16 marzo, provvedendo contestualmente a trasmettere sia il modello ordinario all’Agenzia delle Entrate sia quello sintetico al dipendente o collaboratore.
Compilazione CU 2022 redditi non rilevanti
Per il periodo d’imposta 2021, la CU attesta i redditi di lavoro dipendente e assimilati, i redditi di lavoro autonomo, le provvigioni e i redditi diversi, i corrispettivi derivanti dai contratti di locazioni brevi. Il Modello va compilato e trasmesso anche per indicare le somme e i compensi corrisposti ai contribuenti minimi e forfettari.
Tra le novità, si segnala l’aggiornamento di alcuni codici da inserire nel campo 6:
- compensi non assoggettati a ritenuta d’acconto corrisposti ai soggetti in regime forfetario: codice 24,
- redditi non soggetti a ritenuta (ad esempio dei contribuenti minimi): codice 21,
- redditi esenti o somme che non costituiscono redditi (ad esempio i compensi agli sportivi dilettanti): codice 22.
Trasmissione e scadenze CU
L’invio della CU all’Agenzia delle Entrate si effettua esclusivamente per via telematica, direttamente (utilizzando i servizi Entratel o Fisconline) o tramite intermediario. Al lavoratore può essere consegnata copia cartacea oppure elettronica anche via email, purché non si tratti di eredi o ex dipendenti.
La scadenza del 31 ottobre riguarda la comunicazione dei redditi che non concorrono alla formazione dell’imponibile fiscale e contributivo, di quelli da lavoro autonomo (compresi quelli dei contribuenti minimi o dei “forfetari), le provvigioni e i corrispettivi erogati dal condominio per i contratti di appalto.
Il Modello si considera presentato nel giorno in cui è conclusa la ricezione dei dati da parte dell’Agenzia delle Entrate (viene rilasciata apposita comunicazione telematica). I ritardi di consegna della Certificazione Unica comportano sanzioni amministrative a carico del datore di lavoro inadempiente.
I lavoratori devono verificare la presenza di eventuali errori e, in questo caso, chiedere al sostituto d’imposta l’emissione di un nuovo Modello CU corretto.