L’INPS ha reso noti i dati aggiornati al 13 ottobre 2022 relativi ai percettori di Reddito di Cittadinanza e di Pensione di Cittadinanza negli anni dal 2019 al 2022, contenuti nell’omonimo Osservatorio. A settembre, i nuclei beneficiari di RdC erano 1.038.922, una quota ben più significativa rispetto alla PdC, che interessa 120.517 titolari.
Nei primi nove mesi del 2022 sono stati 1.489.051 i nuclei percettori di almeno una mensilità di RdC, con 3.403.945 persone coinvolte e un importo medio mensile di 581,96 euro erogato a livello nazionale. Questa cifra, come si evince dal grafico riportato qui di seguito, ha subito un incremento dal 2019 all’anno in corso.
Il report sottolinea come la normativa in materia di RdC/PdC preveda che la sussistenza dei requisiti anagrafici, economici, patrimoniali e di compatibilità venga valutate in occasione di ogni rinnovo mensile, tanto che tra gennaio e settembre 2022 il beneficio è stato revocato a 46.244 nuclei e sono decaduti dal diritto 230.183 nuclei.
La causa più frequente si riferisce alla variazione dell’ISEE che supera la soglia prevista, evidente soprattutto a partire da febbraio in occasione della presentazione della nuova DSU. Anche la variazione della composizione del nucleo familiare rappresenta un motivo frequente di decadenza.
=> Portale RdC: guida alle novità 2022
Dal punto di vista geografico, infine, la percezione dei due benefici ha coinvolto complessivamente 2,45 milioni di persone: 1,69 milioni nelle regioni del Sud e nelle Isole, 430 mila nelle regioni del Nord e 328 mila in quelle del Centro.
La regione con il maggior numero di nuclei percettori di RdC/PdC è la Campania con il 22% delle prestazioni erogate, seguita da Sicilia (20%), Lazio (10%) e Puglia (9%).