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Riforma fiscale: Meloni annuncia flat tax e quoziente familiare

di Anna Fabi

25 Ottobre 2022 18:54

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Nel programma di Governo c'è la riforma fiscale: Meloni introduce il quoziente familiare per calcolare le tasse e anticipa flat tax e tregua fiscale.

Tra le misure da inserire nella riforma fiscale in programma, Giorgia Meloni ha annunciato l’introduzione del quoziente familiare. Già previsto dal programma elettorale del Centrodestra ed ora rilanciato nel discorso programmatico con cui il nuovo esecutivo ha chiesto la fiducia alle Camere, è definito come «un sistema di tassazione che tenga conto del numero dei componenti del nucleo familiare».

Vediamo come funziona e da quali altre misure di accompagna.

Patto e riforma fiscale Meloni

Giorgia Meloni ha citato l’intenzione di Governo di siglare un “nuovo patto fiscale” con gli italiani, che si baserà su tre pilastri

  1. La riduzione della pressione fiscale attraverso la riforma dell’IRPEF con progressiva introduzione del quoziente familiare, l’estensione della flat tax per le Partite IVA dagli attuali 65mila euro fino a 100mila euro di fatturato e della tassa piatta sull’incremento di reddito rispetto al massimo raggiunto nel triennio precedente.
  2. Una tregua fiscale per consentire a cittadini e imprese in difficoltà di mettersi in regola.
  3. Una lotta serrata ai grandi evasori fiscali.

Quoziente familiare per le tasse sul reddito

Quello del quoziente familiare è un principio sintetizzato nello slogan “più numerosa è la famiglia, meno tasse paghi”. Insomma, una sorta di imposta progressiva che tenga conto delle componenti del nucleo familiare per quantificare le imposte dovute.

Non è chiaro se si attuerà tramite una semplificazione dell’ISEE oppure come una evoluzione dell’IRPEF che si paga sulla base del proprio reddito. E’ certo però che Meloni ha esplicitamente citato l’introduzione del quoziente familiare fra gli interventi di riforma del Fisco che intende attuare, inserendolo nel capitolo “riduzione della pressione fiscale su imprese e famiglie” attraverso una riforma all’insegna dell’equità.

Per ora non ci sono altri elementi sul meccanismo, la ratio sembra comunque quella di spalmare il reddito da tassare sul numero dei componenti del nucleo familiare per applicare poi l’aliquota fiscale più equa. Questa funzione di contro-bilanciamento fiscale è attualmente svolta dal sistema delle detrazioni, che consentono di abbattere le tasse a fronte di spese considerate a carico del Welfare.

Estensione della Flat tax

Il programma fiscale prevede per prima cosa l’estensione della flat tax a 100mila euro per le Partite IVA, con l’ipotesi (più nel lungo termine, pare di capire) di introdurre la tassa piatta anche sull’incremento di reddito rispetto al massimo raggiunto nel triennio precedente. Anche qui, un meccanismo ancora tutto da spiegare.

Tregua fiscale

La parte più chiara di questo capitolo del manifesto economico del nuovo Governo Meloni è probabilmente quella relativa alla pace fiscale: «una tregua fiscale per consentire a cittadini e imprese, in particolare PMI, in difficoltà di regolarizzare la propria posizione con il Fisco» ha dichiarato Meloni alla Camera. Si prepara, quindi, un nuovo intervento di adesione agevolata. Nel corso del dibattito si parla di nuova rottamazione o saldo e stralcio, ma non è detto che si ripropongano le stesse formule del passato. Anzi: nel programma fiscale del Centrodestra ci sono proposte differenti, che mirano anche a prevenire le morosità.

Lotta all’evasione fiscale

Infine, la lotta all’evasione che deve concentrarsi sui grandi numeri ma soprattutto sui grandi evasori:

una serrata lotta all’evasione che deve partire da evasori totali, grandi imprese e grandi frodi sull’IVA, e soprattutto deve essere vera lotta all’evasione, non caccia al gettito.

Fra le proposte, la «modifica dei criteri di valutazione dei risultati dell’Agenzia delle Entrate», da ancorare agli importi effettivamente incassati e non alle semplici contestazioni, come avvenuto finora.