L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato una serie di istruttorie nei confronti di alcune società fornitrici di energia elettrica e gas naturale sul mercato libero, per possibile violazione del divieto di imporre aumenti e modifiche unilaterali ai clienti fino ad aprile 2023.
Inoltre, ha inviato una richiesta di informazioni ad altre 25 operatori del settore, al fine di appurare eventuali comportamenti scorretti, sempre in relazione alle disposizioni dettate dall’art. 3 del DL 115/2022 (Aiuti bis).
Vediamo quali sono le bollette sotto la lente e come difendersi in caso di illecito.
Controlli sugli illeciti
Le istruttorie riguardano presunte proposte di modifica del prezzo di fornitura avanzate da Dolomiti, in possibile contrasto con la norma che dispone l’inefficacia delle clausole contrattuali che consentirebbero di aumentare la bolletta e delle comunicazioni di preavviso successive all’entrata in vigore del decreto Aiuti bis (10 agosto 2022).
Ad Iren viene invece contestata la comunicazione ai clienti di scadenza delle offerte a prezzo fisso con la proposta di accettare un contratto peggiorativo o di recedere dalla fornitura. L’istruttoria nei confronti di Iberdrola ed E.ON riguarda infine possibili risoluzioni contrattuali per eccessiva onerosità sopravvenuta, proponendo in alternativa un nuovo contratto a costi maggiori.
Le richieste di informazioni inviate dall’authority AgCM riguardano i seguenti operatori: A2A Energia, Acea Energia, AGSM ENERGIA, Alleanza Luce & Gas, Alperia, AMGAS, ARGOS, Audax Energia, Axpo Italia, Bluenergy Group, Duferco Energia, Edison Energia, Enegan, Enel Energia, Engie Italia, Eni Plenitude, Enne Energia, Estra Energie, Hera Comm, Illumia, Optima Italia, Repower Italia, Sinergas, Sorgenia, Wekiwi.
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Nei giorni scorsi, tra l’altro, l’AgCM ha irrogato anche una multa milionaria nei confronti di Optima Italia, per pratiche commerciali scorrette: la società aveva prospettato, senza la sufficiente trasparenza, le reali condizioni economiche di fornitura di elettricità e di gas sul mercato libero, sia sulle caratteristiche del servizio sia sulla durata degli sconti e delle conseguenze in caso di recesso.
Come segnalare un illecito
Dopo aver controllato le voci che compongono la bolletta per capire se l’aumento è dovuto ai prezzi imposti dall’ARERA (sul mercato tutelato è normale così) oppure se dipendono da applicaizone di clausole contrattuali stipulate per forniture sul mercato libero (in questo caso scatta il divieto), se si subisce un rincaro dovuto a modifica unilaterale successiva al 10 agosto, è possibile inviare un reclamo al proprio fornitore di energia contestando l’aumento ai sensi del DL 115/2022 ed in seconda battuta avviare una procedura di conciliazione attraverso l’ARERA, contattando il numero verde 800.166.654.
Addio alla maggior tutela
Dal 1° gennaio 2023 è obbligatorio passare dal mercato tutelato a quello libero per la fornitura del gas domestico, mentre dal 1° gennaio 2024 il passaggio riguarderà anche la fornitura di energia elettrica.