Si può navigare sul Web consumando meno energia e riducendo l’impatto sull’ambiente? Secondo Robert Hansen, CEO di SecTheory, si potrebbe cominciare evitando di “pizzicare” con il proprio browser le pagine più cariche di animazioni flash.
In un recente studio, per sua stessa ammissione “non scientifico”, ha analizzato l’impatto dei 100 siti web più popolari sul consumo energetico del suo laptop.
Ebbene, i primi in classifica sono MySpace.com, seguito con pochissimo scarto, da Gamespot.com, anche se nessuno consuma come il sito di Barbie.
Tutti i siti che abusano di JavaScript e Adobe Flash animation, risucchiano energia alla CPU del proprio pc. Tuttavia, anche siti in apparenza più statici possono consumare molto, come nel caso di Apple.com.
Come ovviare? Hansen consiglia di utilizzare Firefox e i suoi add-on NoScript e Adblock Plus per bloccare grafiche e animazioni: il consumo di potenza del pc scenderà a circa 10 watts, ossia meno di una lampadina.
Tuttavia, sempre troppo secondo Tom Block, green computing consultant nonché presidente della Block Data Systems: «dieci watts diventano molti se siamo in tanti a consultare la stessa pagina contemporaneamente».
Hansen suggerisce a programmatori e sviluppatori web di optare per progettazioni verdi riducendo il numero della animazioni in flash, nonostante l’inevitabile impatto sugli utenti attirati da tutto ciò che “lampeggia e si muove”.
Altre sperimentazioni – come quella del sito Blackle.com, che rimanda a una prima pagina Google non più bianca ma nera e come tale meno impattante – non sembrano approdare a risultati concreti in termini di risparmio, come testato dallo stesso Hansen.
Certo, la ricerca di Hansen è interessante ma, come sottolineato da Mark Bramfitt, manager della Pacific Gas and Electric, se gli utenti spegnessero i pc quando non in uso o li mettessero in stand by la riduzione dei consumi sarebbe pari a circa 200 kilowatt/ora per pc!