Precisazione ministeriale sulla proroga dello smart working semplificato, ossia senza accordo individuale, fino alla fine dell’anno: possibile omettere l’accordo individuale solo per il lavoro agile che si conclude con il 2022. In pratica, il termine del 31 dicembre non si riferisce alla presentazione della domanda, ma alla scadenza del periodo lavorativo svolto da remoto.
Quindi, per prevedere forme di lavoro agile nel 2023 (anche se si presenta la domanda entro la fine di quest’anno), bisogna comunque applicare la nuova procedura prevista dal decreto Semplificazione, regolata dal decreto ministeriale 149/2022 del Lavoro, che richiede l’accordo individuale.
Vediamo in sintesi tutte le regole sullo smart working aggiornata alle ultime novità legislative, anche con l’aiuto dell’approfondimento dell’ufficio studi dei Consulenti del Lavoro.
Smart working che si conclude entro il 31 dicembre
Tutte le aziende del privato possono prorogare i periodi di svoligmento dell’attività in smart working fino al fino al 31 dicembre 2022, senza bisogno di accordi individuali, semplicemente inviando una comunicazione al Ministero con i nominativi dei lavoratori interessati e la durata del periodo di lavoro agile. Il riferimento legislativo è l’art. 90, commi 3 e 4, del decreto 34/2020. Alla procedura si accede attraverso il portale ClicLavoro.
La proroga, che inizialmente non era stata prevista dopo la scadenza dello smart working emergenziale a fine agosto, è stata alla fine inserita nella legge di conversione del decreto Aiuti bis, articolo 25 bis del Decreto 115/2022.
Smart working ordinario per lavoro agile 2023
Dal 1° primo settembre, il decreto Semplificazione ha introdotto in via strutturale una nuova procedura di domanda di smart working, più snella: restano necessari gli accordi individuali ma è stato semplificato l’invio delle comunicazioni al Ministero; non bisogna più allegare ogni singolo accordo ma basta compilare un modulo, accessibile dal Portale Servizi del Ministero del Lavoro.
In considerazione della novità normativa e di una serie di problemi operativi, è stato previsto un periodo cuscinetto per cui la comunicazione può essere inviata fino al 30 novembre, almeno in sede di prima applicazione, anche nel caso in cui lo smart working sia iniziato prima. A regime, invece, la comunicazione andrà inviata entro 5 giorni dall’inizio della prestazione in modalità agile.
Ricordiamo anche che c’è una procedura per gli invii massivi, utilizzando i servizi REST, che però richiedono un’adeguata dotazione informatica da parte del datore di lavoro.
Restano poi le priorità precedenti, previste per lavoratrici e lavoratori con figli fino a 12 anni, o senza alcun limite di età nel caso di figli in condizioni di disabilità grave, per lavoratori con disabilità in situazione di gravità, e infine per i caregiver.
Smart working lavoratori fragili
Per i pazienti fragili e i lavoratori che hanno figli fino a 14 anni di età hanno il diritto allo smart working fino al 31 dicembre 2022. Anche questa proroga è stata inserita nel decreto Aiuti bis, dopo che era scaduto il precedente termine il 30 giugno scorso.