Una stangata annunciata: il caro energia fa schizzare in bolletta il costo della dell’elettricità a +59% (che sale a 66,01 centesimi di euro al kWh, comprensivo di imposte), con un aggiornamento trimestrale che rimanda in parte il disavanzo accumulato per evitare il raddoppio netto.
L’incremento comunicato dall’ARERA riguarda le bollette della luce per il mercato tutelato e si applica per il quarto trimestre 2022.
Un rincaro trainato all’abnorme aumento della voce “energia PE” (+59,6%), ben poco contrastato dal limitato calo del “dispacciamento PD” (-0,6%). Stabile la voce PPE di perequazione.
Per il gas, le tariffe di ottobre saranno comunicate i primi di novembre, ricalcolate via via a cadenza mensile con il nuovo prezzo di riferimento (in base ai costi sul mercato all’ingrosso italiano e non su quello di Amsterdam).
Una batosta per le famiglie e le imprese italiane, pur con l’azzeramento degli oneri di sistema e l’IVA ridotta, resa inevitabile dal raddoppio nel terzo trimestre del prezzo unico nazionale dell’elettricità (PUN). Quattro volte tanto i prezzi di un anno fa. Per fare qualche calcolo, la spesa elettrica di una famiglia tipo italiana per il 2022 è diventata pari a 1.300 euro, rispetto ai 630 euro del 2021.