Sono una pensionata ex Inpdap e percepisco la pensione di reversibilità (il 60%) con decurtazione. Ho letto che a giugno di quest’anno la Corte Costituzionale ha emesso una sentenza in merito alla decurtazione: vorrei sapere cosa fare e a chi rivolgersi.
La sentenza della Corte Costituzionale a cui lei si riferisce prevede che in ogni caso la decurtazione della pensione di reversibilità ma non può mai essere tale da superare il reddito aggiuntivo che concorre al calcolo.
Mi spiego meglio: la Corte prevede che si debba introdurre un tetto alle decurtazioni della pensione di reversibilità a fronte di un reddito aggiuntivo, fino a concorrenza di tali redditi. Integrando in questo senso la legislazione vigente.
Quindi, se nel suo caso viene applicata una decurtazione che supera il reddito aggiuntivo che concorre alla determinazione dell’imponibile, in teoria è lo stesso Istituto previdenziale che dovrebbe intervenire rifacendo il calcolo in base alle nuove indicazioni legislative.
L’INPS non ha ancora pubblicato documenti di prassi che recepiscano la sentenza. Se lei rientra nella casistica di cui alla sentenza, dovrebbe comunque scrivere all’Istituto di previdenza citando la sentenza (il riferimento è la sentenza 162/2022 della Corte Costituzionale) e chiedendo il ricalcolo.
Se invece la sua decurtazione rispetta il limite sopra descritto, quindi resta comunque più basso del reddito aggiuntivo rispetto alla pensione di reversibilità, il calcolo resta corretto.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz