Ricorso per pignoramento pensione oltre soglia

Quella del ricorso è un’opzione disponibile per il contribuente in qualsiasi caso, tuttavia non credo sia la più inficata in riferimento alla norma che ha innalzato il limite di pignorabilità per le pensioni possa venirle incontro, almeno formalmente, perché non mi risulta che sia retroattiva.

Di regola, le leggi fiscali non lo sono mai a meno che non contengano una esplicita norma in questo senso. Non è però questo il caso del recente innalzamento del limite di impignorabilità a mille euro, previsto dal decreto Aiuti bis, che modifica l’articolo 545 del Codice di procedura civile. La nuova formulazione è la seguente:

Le somme da chiunque dovute a titolo di pensione, di indennità che tengono luogo di pensione o di altri assegni di quiescenza, non possono essere pignorate per un ammontare corrispondente al doppio della misura massima mensile dell’assegno sociale, con un minimo di 1000,00 euro.

La norma è in vigore dallo scorso 22 settembre (è stata introdotta in realtà dalla legge di conversione del decreto). Quindi, dopo questa data non è possibile procedere a pignoramenti all’interno della nuova soglia. Ma non ci sono indicazioni sui pignoramenti già in essere, che di conseguenza non credo possano essere invalidati.

Per avere però informazioni precise sull’applicabilità della nuova orma in caso di ricorso, e in generale per avere riferimenti legislativi corretti e aggiornati sui meccanismi di retroattività, le consiglio di rivolgersi a un esperto specializzato: la soluzione ideale sarebbe quella di “riaprire” il suo caso alla luce della nuova normativa per ottenere un diverso pronunciamento. Pertanto, una consulenza specialistica sembra la più indicata nel suo caso, per valutare le strade legalmente percorribili.

Risposta di Barbara Weisz