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Il Decreto Salva Casa semplifica l’installazione di Vetrate Panoramiche Amovibili (VEPA) negli edifici privati, considerandole interventi di edilizia libera.
A sorpresa, infatti, il nuovo provvedimento contenente la preannunciata sanatoria degli abusi edilizi minori prevede anche una serie di semplificazioni burocratiche in materia edilizia, tra cui rientrano anche quelle riguardanti le VePA.
Vediamo i dettagli
Tende e vetrate in edilizia libera: cosa cambia
Il decreto ammesse ad edilizia libera le vetrate amovibili anche per i porticati rientranti all’interno degli edifici e le opere di protezione dal sole o dagli agenti atmosferici composti principalmente da tende, anche a pergola, addossate o annesse agli immobili, perché non determinino spazi chiusi in modo fisso (con aumento volumetrico) e non disturbino l’estetica né ingombrino eccessivamente.
Ecco le anticipazioni del Ministero sulla novità contenuta nel provvedimento, atteso a breve in Gazzetta Ufficiale per l’entrata in vigore:
Le VePA erano già considerabili come interventi in edilizia libera, a determinate condizioni, anche le vetrate panoramiche amovibili montate su balconi, terrazzi e nel patio a protezione di agenti atmosferici o come potenziamento di prestazioni acustiche ed energetiche e riduzione di dispersioni termiche, godendo anche di una detrazione fiscale, variabile a seconda delle loro caratteristiche.
VEPA detraibili e senza permessi: i requisiti
Tali vetrate sono detraibili al 50% in 10 anni, rientrando nel campo di applicazione del bonus ristrutturazioni. Se poi rispetta i requisiti della riqualificazione energetica (peraltro molto stringenti in questo caso), la detrazione del Bonus Vetrate potrebbe anche salire al 65%.
Inoltre, per l’installazione di vetrate panoramiche non è necessario richiedere autorizzazioni specifiche (come previsto dall’articolo 33-quater del Decreto Aiuti-bis).
Per rientrare tra le opere in edilizia libera è tuttavia necessario che le VEPA rispettino il requisito di totale trasparenza degli elementi e che i suoi vetri siano anti-sfondamento (in questo modo si rientra nel Bonus Sicurezza, che a sua volta sarebbe una declinazione del Bonus Ristrutturazioni).
Inoltre, non devono peraltro configurare spazi stabilmente chiusi con conseguente variazione di volumi e di superfici, avendo come conseguenza anche il mutamento della destinazione d’uso dell’immobile da “superficie accessoria” a “superficie utile”.
Ancora: le VEPA devono avere caratteristiche tecnico-costruttive e profilo estetico tali da ridurre al minimo l’impatto visivo e l’ingombro apparente, in modo da non modificare le preesistenti linee architettoniche.
Altri requisiti, infine, sono la parziale impermeabilizzazione da infiltrazioni di acque piovane e la micro-areazione a garanzia della salubrità dei vani interni domestici.