ETP: come investire per diversificare il portafoglio

di Alessandra Caparello

15 Settembre 2022 15:00

Strumenti finanziari negoziati in borsa, gli ETP permettono di diversificare gli investimenti e ottenere esposizione in un ampia gamma di asset.

Un modo efficiente dal punto di vista dei costi per ottenere una buona diversificazione in portafoglio è investire negli ETP, vasta gamma di strumenti finanziari negoziati sulle borse valori con l’obiettivo primario di replicare l’andamento di un indice di riferimento o di un determinato attivo sottostante.

Le forme più conosciute sono gli ETF (Exchange Traded Funds), gli ETC (Exchange Traded Commodities) e gli ETN (Exchange Traded Notes).

Cosa sono gli ETP

Un ETP (acronimo di Exchange Traded Product) è uno strumento finanziario negoziato in borsa come un titolo azionario, ossia uno strumento passivo con commissioni generalmente inferiori a quelle dei fondi attivi e dei fondi comuni indicizzati. Grazie a tali caratteristiche, gli ETP rappresentano un modo semplice per ottenere esposizione in un ampia gamma di asset.

Originariamente, gli ETP mescolavano insieme la strategia di replica del benchmark dei fondi azionari indicizzati, efficiente dal punto di vista dei costi, con la negoziabilità intra-day dei titoli azionari quotati. A seguito della maturazione del mercato, gli ETP si sono estesi arrivando a coprire l’esposizione in un numero crescente di asset class. Tanto che oggi, oltre a fornire la replica dei benchmark azionari, forniscono agli investitori anche la possibilità di diversificare il portafoglio consentendo l’esposizione su attivi una volta di difficile accesso.

Come funzionano

Gli ETP nascono per riprodurre le performance di uno strumento finanziario sottostante. Nel dettaglio, per replicare l’andamento di un indice di riferimento o di un attivo sottostante, gli ETP possono strutturarsi in due modi differenti:

  • con replica fisica,
  • con replica sintetica.

Nel primo caso, la replica fisica si ha quando l’ETP acquista gli attivi sottostanti che deve replicare (es. nel caso di un indice azionario, il paniere delle azioni che lo compone. La replica fisica differenzia lievemente tra prodotti che replicano un indice di riferimento (di solito ETF) o una materia prima (di solito ETC). Quando si investe in un ETP, comprendere tale diversità è un aspetto importante in quanto incide sui rischi, sui costi e sull’accuratezza con cui lo stesso replica il sottostante

Nel secondo caso, la replica completa si ha quando tutte le attività sottostanti sono detenute in proporzione pari al peso che hanno nell’indice che viene replicato.

Tipologie di ETP

Le forme più conosciute di ETP sono:

  • ETF (Exchange Traded Funds): si tratta di particolari OICR (Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio) a gestione passiva che, come nel caso di acquisto di fondi comuni, rispondenti ad una logica di diversificazione di portafoglio. Essi consentono l’accesso, tra gli altri, a: indici azionari (con classificazioni geografiche, settoriali, dimensionali, di stile, ecc.); indici su commodity; mercati obbligazionari; mercati monetari; indici di private equity; indici di fondi di hedge fund.
  • ETC (Exchange Traded Commodities): tipologia di ETP che consente di investire in materie prime. Differiscono dagli ETF perché sono titoli senza scadenza emessi da una società veicolo a fronte dell’investimento diretto nella materia prima o in contratti su merci stipulati dall’emittente con importanti operatori internazionali. Inoltre essi permettono l’accesso, tra gli altri, a: singole materie prime (ad es. oro, petrolio, prodotti agricoli, metalli industriali, ecc.); panieri di materie prime
  • ETN (Exchange Traded Notes): trattasi di titoli senza scadenza, simili a obbligazioni senza cedola a lunghissima scadenza, a fronte dell’investimento diretto dell’emittente nel sottostante (diverso dalle commodities) o in contratti derivati sul medesimo. Gli ETN forniscono quindi accesso a un attivo o a un indice di riferimento utilizzando un titolo di debito non collateralizzato.

Anche se possono assumere diverse forme, gli ETP presentano caratteristiche comuni, come:

  • quotazione in mercati regolamentati,
  • facile negoziazione come un azione nel corso degli orari di apertura degli scambi in borsa,
  • replica fedelmente la performance dell’indice di riferimento o dell’attività sottostante.

Quanto costano e dove comprare ETP

Il costo è uno dei fattori più importanti da prendere in considerazione quando si fa un investimento. Mentre la performance è difficile da prevedere, i costi non lo sono.

Chi si approccia al mercato degli ETP deve sapere che i costi di tali strumenti finanziari non sono sempre chiari. Tutti gli Exchange Traded Product devono sostenere dei costi, che siano interni (legati al prodotto) o esterni (intervenuti durante la negoziazione del prodotto. Ad ogni modo, gli ETP, in genere applicano commissioni inferiori a quelle dei fondi a gestione attiva e, dunque, sono competitivi rispetto i fondi indicizzati tradizionali.

La Piazza finanziaria più importante per questo genere di strumenti rimane quella di Londra dove sono contrattati ETP che consentono di impostare ogni genere di strategia su tutti i principali mercati valutari. Parimenti importante è anche la piattaforma del Nyse per la quantità e varietà di strumenti di questo genere offerti agli investitori.

Quanto rendono

Gli ETP nascono per riprodurre le performance di uno strumento finanziario sottostante. Di conseguenza, avranno lo stesso andamento di questo strumento , riproponendone le variazioni. Gli ETP sono quotati nello stesso modo di un qualsiasi altro titolo finanziario e nel corso della seduta giornaliera, le variazioni di prezzo vengono aggiornate in tempo reale.

Questi strumenti, essendo prodotti puramente passivi, riflettono nei loro movimenti l’evoluzione dei mercati, senza che la performance venga distorta dalle scelte (buone o cattive) di un gestore attivo.

Quali sono i migliori ETP

A dare un’idea del settore è Morningstar, che ad agosto 2022 ha indicato il miglior Exchange Traded Product (in termini di rendimento) e il peggiore.

Il podio della Top 15 di agosto per gli ETP vede tre strumenti esposti al mercato azionario turco, targati rispettivamente Lyxor iShares e HSBC.

Tra le new entry della classifica troviamo tre replicanti esposti al valore dell’uranio. In quarta posizione c’è l’SG ETN URANIUM MINING. Infine, oltre al cotone e al caffè, tra gli ETF più performanti del mese ce ne sono tre esposti al gas naturale, commodity energetica al centro dell’attualità, nonché della campagna elettorale italiana.

Vantaggi

Ma perché scegliere un ETP? I punti di forza di questi strumenti finanziari sono:

  • la flessibilità ( consentono di accedere ad un intero indice o ad un’asset class alternativa con un’unica transazione),
  • l’accessibilità (possono essere acquistati e venduti in un qualunque momento, durante l’orario di apertura della borsa, poiché le quotazioni avvengono nel corso di tutta la giornata),
  • la convenienza (rappresentano un modo efficiente, in termini di costi, per ottenere diversificazione tramite un benchmark o esposizione su asset a cui in precedenza era difficile accedere),
  • la trasparenza ( a differenza di altri veicoli d’investimento, le componenti degli ETP sono pubblicate su base giornaliera, rendendo più semplice, per gli investitori, vedere esattamente cosa posseggono)
  • la semplicità (gli ETP sono quotati e negoziati in maniera analoga ai titoli azionari, tramite gli stessi intermediari e le stesse piattaforme).

Svantaggi e rischi

Ma come ci sono vantaggi, esistono anche rischi per chi investe in questo strumento finanziario. In considerazione del fatto che replicano i movimenti di prezzo dell’indice di riferimento o dell’attivo sottostante, gli ETP sono soggetti alla volatilità dei mercati sottostanti.

Così il mercato dei cambi può registrare elevati livelli di volatilità a causa di rapporti economici, quali la crescita economica, i livelli di debito pubblico, i livelli della bilancia commerciale, i livelli occupazionali. Poi non si deve dimenticare che gli interventi della Banca Centrale possono influenzare il valore di una valuta, nonché un incremento dei prezzi del petrolio può portare la valuta a livelli più elevati per quei paesi che sono esportatori di petrolio o hanno riserve significative e infine, in generale, qualsiasi evento in grado di destabilizzare i mercati finanziari, come recentemente la Brexit o la guerra commerciale tra Cina e Usa, può accrescere i rischi sistemici degli investimenti in Currency ETF.

=> ETF in parole semplici: guida all'acquisto, tra vantaggi e rischi

Consigli per investire in ETP

Ricordando gli gli ETP sono stati ideati per replicare il rendimento di un asset o benchmark sottostante, con la facilità di accesso e di scambio di un titolo azionario, chi vi investe può beneficiare della notevole diversificazione di un benchmark azionario, guadagnando esposizione su centinaia di migliaia di singoli titoli, tramite un’unica transazione.

Inoltre, l’ampia gamma di asset class coperta dagli ETP apre le porte ad aree d’investimento più esotiche alle quali, storicamente, potevano accedere solo gli investitori istituzionali (come, ad esempio, le singole commodity o i mercati emergenti).

Infine, c’è da sottolineare che gli ETP permettono di investire, in un’unica soluzione, su un insieme di prodotti finanziari, quindi garantiscono per natura una notevole diversificazione dell’investimento.