Firmato dalla Ministra della Giustizia, Marta Cartabia, il decreto ministeriale che modifica alle tabelle dei compensi degli Avvocati, il che avrà ovviamente effetti sul calcolo degli importi di parcelle e fatture legali non appena il DM sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale, dopo la registrazione della Corte dei Conti.
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Vediamo dunque come cambiano le nuove tabelle alla luce dell’aggiornamento delle tariffe, atteso dal 2014.
Compensi Avvocati: le nuove tabelle
Le nuove tabelle di riferimento per il calcolo fatture degli avvocati sono tarate per ciascun settore, con meccanismi parametrati su obiettivi specifici come la valorizzazione della conciliazione.
Tra le novità del DM sui parametri forensi, inoltre, spiccano i nuovi compensi a tempo, da un minimo di 200 euro a un massimo di 500 per ciascuna ora o frazione di ora superiore ai 30 minuti. Nelle nuove tabelle viene applicato un aumento generalizzato fino al +5% sui compensi. Per l’attività di risoluzione stragiudiziale delle liti gli aumenti sono più consistenti.
Le tabelle per mediazione e negoziazione assistita prevedono poi tre fasi: attivazione, negoziazione e conciliazione. I valori per quest’ultima fase aumentano di oltre il +30% e, se si arriva all’accordo, un aumento simile coinvolge anche le altre due fasi.
Viene infine garantita più certezza nella liquidazione, con i valori medi possono variare in aumento o diminuzione solo del 50%.
Attenzione: tali parametri non vincolano avvocato e cliente, che possono pattuire liberamente il compenso, come previsto dalla legge sulla professione forense n. 247/2012. Si tratta dunque più che altro di un faro che aiuta i professionisti a stilare le parcelle e valutare quanto sia equo il compenso pattuito dagli avvocati con clienti come banche, assicurazioni e grandi imprese.
Parametri forensi e modifica delle parcelle
Il nuovo progetto di revisione dei parametri forensi aggiorna e integra le tabelle e i criteri per liquidare i compensi agli avvocati, contenuti nel Decreto Ministeriale n. 55 del 2014.
Il documento è stato elaborato nei mesi scorsi dal Ministero della Giustizia basandosi sulla proposta formulata dal Consiglio nazionale forense. Il Consiglio di Stato e le Commissioni competenti di Camera e Senato hanno poi dato parere favorevole. Ora il testo è all’esame della Corte dei Conti.
Riforma del processo penale e civile
Anche le riforme del processo civile e penale sono in dirittura d’arrivo, ha assicurato Cartabia: a ottobre il Consiglio dei Ministri si metterà al lavoro per emanare i decreti attuativi, mentre sarà compito del nuovo Governo attuare la delega sull’ordinamento giudiziario.
Abbiamo concluso i nostri compiti per il 2022 (obiettivi previsti dal PNRR n.d.r.)
Ha annunciato Cartabia al Forum The European House – Ambrosetti che si è tenuto nei giorni scorsi nella Villa d’Este di Cernobbio, sul lago di Como.
Gli schemi di Dlgs sull’ufficio del processo, sulla riforma civile e sul processo penale sono stati inviati alla Camera dei Deputati e al Senato prima della pausa estiva. Le Commissioni hanno, per legge, sessanta giorni per esprimere i loro pareri.
Cartabia ha fatto notare come le prime assunzioni effettuate grazie al PNRR (8.170 giuristi e 5.410 tecnici), stiano già accelerando la digitalizzazione del sistema giustizia. Tra le altre assunzioni effettuate nel corso dell’anno ci sono anche 4.222 amministratiti, 2 mila funzionari giudiziari e per i magistrati è stato sbloccato l’anno scorso il concorso per assegnare 310 posti, a luglio è iniziato quello per 500 posti e a settembre si aprirà il bando per un nuovo concorso da 400 posti.