Dal Garante Privacy è arrivato nelle scorse settimane il parere favorevole sull’istituzione di una banca dati centralizzata anti-riciclaggio alimentata dagli atti inviati dai professionisti (commercialisti, avvocati, notai, consulenti del lavoro) sulle operazioni finanziarie.
Lo schema di articolato (che modifica il dlgs 231/2007) redatto dal Ministero dell’Economia è accompagnato da una Relazione tecnica che specifica strumenti e finalità del nuovo sistema di controlli incrociati informatizzati a cura delle autorità competenti (MEF, UIF, Guardia di Finanza, Direzione antimafia).
Lo schema prevede comunque la limitazione dei controlli ai soli dati per i quali già vige prescrizione di conservazione decennale.
Tra le novità, ad esempio, è anche previsto un avviso ai professionisti in caso di operazioni potenzialmente rischiose, così da garantire uniformità di adempimento degli obblighi antiriciclaggio a loro carico. L’avviso prevede infatti la possibilità di utilizzare sistemi automatizzati.
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A tale scopo, il Garante Privacy ha chiesto al Ministero delle Finanze di demandare a una norma di natura regolamentare la descrizione delle modalità di elaborazione di questo alert da inviare ai professionisti, prevedendo per loro ampie garanzie sul delicato tema del trattamento di dati personali.