Brusca frenata nella crescita e, quindi, nella propensione a investire delle microimprese. È quanto emerge dal XII Osservatorio CRIF Decision Solutions Nomisma sulla Finanza per i Piccoli Operatori Economici (POE), presentata in questi giorni.
Tra le cause, il clima congiunturale negativo e un contesto economico che spinge le imprese a una maggiore cautela negli investimenti: le imprese con meno di 10 dipendenti e/o 2,5 milioni di Euro di fatturato che hanno investito nel 2008 rappresentano solo il 28,7% del totale. Dal 2002, anno in cui sono iniziati i monitoraggi, non si era mai scesi così in basso.
A livello territoriale sono le microimprese del Nord Ovest, Nord Est e Centro a registrare un calo maggiore degli investimenti, rispettivamente pari a -8,7%, -8,2% e -8,9%, mentre i POE del Sud restano sostanzialmente stabili (-1,0%).
Se si guarda al futuro, nel 2009 solo il 27,6% delle microimprese prevede di effettuare nuovi investimenti e sono POE del Mezzogiorno quelli maggiormente ottimisti.
Peggiorano anche i livelli di rischiosità del portafoglio crediti erogato alle piccole e micro imprese, con un tasso di sofferenza che a giugno 2008 si attesta al 4,9%. La rischiosità creditizia continua a essere più alta nelle regioni del Mezzogiorno e nelle Isole rispetto al dato medio nazionale (4,9% a giugno 2008).