Il Decreto Energia ha definito un nuovo meccanismo di calcolo per le tariffe del gas, per evitare le speculazioni di mercato e contenere i rincari in bolletta. Invece di fare riferimento alla quotazione sul mercato Ttf di Amsterdam (che nei giorni scorsi ha superato quota 250 euro), l’ARERA terrà conto del costo effettivo di importazione della materia prima, prendendo quindi a riferimento la media dei prezzi effettivi del mercato all’ingrosso Psv italiano.
Le novità in bolletta si concretizzeranno dal 1° ottobre per le utenze che sono ancora nel mercato tutelato ma è possibile che ci siano effetti anche per quelle che sono passate al mercato libero del gas, dal momento che la tariffa del mercato di maggior tutela ne condiziona le quotazioni.
Il nuovo sistema di calcolo sarà in vigore fino al momento in cui è previsto il passaggio obbligato al mercato libero del gas, ossia il 1° gennaio 2023. Tuttavia, l’ARERA ha intanto chiesto di poter allineare (facendo slittare) tale scadenza a quella del termine del mercato tutelato per l’elettricità, prevista per il 1° gennaio 2024.
Dal primo ottobre 2022, inoltre, cambia anche la frequenza di aggiornamento del prezzo del gas in bolletta: diventa mensile e smette di essere trimestrale.
Sullo sfondo, i rincari “pazzi” delle ultimi settimane, con Gazprom che potrebbe aumentare del 60% i prezzi per le forniture n Europa, per un prezzo finale di quasi 350 dollari per Megawattora. A luglio, la media dei prezzi si aggirava sui 180 euro ma già oggi siamo ampiamente sopra i 200 euro, facendo presagire una ennesima stangata nella prossima bolletta.
Da capire, dati di mercato alla mano, fino a che punto sarà dunque efficace dal prossimo autunno la modifica anti-speculazioni sul metodo di calcolo del prezzo del gas previsto da ottobre.