Presentato dalla Commissione europea il piano globale che ciascuno Stato membro è chiamato a seguire per consentire, in Europa, la ripresa dalla crisi economicache sta investendo tutto il mondo.
Basato sulle proposte presentate dalla Commissione il 29 ottobre scorso, il piano si fonda su alcunipunti cardine: rilanciare la domanda, salvare posti di lavoro e contribuire a far rinascere la fiducia con misure a breve termine e garantire una maggiore crescita e una prosperità sostenibile a lungo termine mediante investimenti intelligenti.
Le azioni per le imprese si concentreranno sulla necessità di promuovere imprenditoria, ricerca e innovazione, anche nei settori automobilistico e edilizio.
Il piano di ripresa prevede un incentivo finanziario coordinato pari a circa 200 miliardi di euro (1,5% del PIL) a livello nazionale, e circa 30 miliardi di euro (0,3% del PIL) a livello comunitario.
Per tutelare e creare posti di lavoro la Commissione propone di semplificare i criteri del Fondo sociale europeo, ampliandone il campo di applicazione e consentendo interventi più rapidi, riprogrammando la spesa e incrementando i pagamenti degli anticipi a partire dall’inizio del 2009.
La Ue invita inoltre gli Stati membri a considerare una riduzione dei contributi sociali versati dai datori di lavoro per le persone a più basso reddito, oltre alla direttiva proposta per rendere permanenti le aliquote IVA agevolate per servizi ad alta intensità di lavoro.
Massima importanza viene attribuita ai cosiddetti investimenti intelligenti mirati a fornire una maggiore e migliore istruzione, formazione e riqualificazione dei lavorari, aumentando così anche la produttività delle imprese.
Verrà concesso un ulteriore sostegno alle Pmi: abolizione dell’obbligo per le microimprese di elaborare conti annuali, accesso agevolato agli appalti pubblici e garanzia sui pagamenti delle fatture emesse da enti pubblici entro un mese.
Previsto, infine, anche un pacchetto di semplificazioni per accelerare il processo decisionale e dare maggiori possibilità agli Stati membri di garantire prestiti alle imprese.