Definito il piano di assunzioni per l’anno scolastico 2022/2023, relativo all’inserimento a tempo indeterminato di docenti, personale ATA e dirigenti scolastici. Secondo il piano Scuola proposto dal Ministro della PA Renato Brunetta, dal Ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco e dal Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, saranno assunti 94.130 docenti e 361 dirigenti scolastici, oltre a 422 insegnanti di religione cattolica, 60 unità di personale educativo e 10.116 unità di personale ATA.
A stabilire la timeline delle immissioni in ruolo del personale docente è stato il MIUR con la nota dello scorso 21 luglio, con procedure che si concluderanno entro il 10 agosto: operazioni ordinarie per le nomine entro il 2 agosto, dal 3 al 7 agosto, invece, assunzioni sulla base della call veloce.
Quest’ultima procedura, in particolare, è finalizzata a coprire i posti comuni e di sostegno ancora vacanti richiamando personale in territori diversi da quelli di pertinenza delle graduatorie.
Per quanto riguarda il personale ATA, invece, ci saranno 570 immissioni in ruolo per i DSGA (a fronte di 2.235 posti disponibili), oltre a 2.078 immissioni per assistenti amministrativi (5.704 posti disponibili complessivi, 630 assistenti tecnici (sono 3.095, infine, i posti disponibili per questa categoria).
Tenendo conto di queste cifre non stupisce la reazione dei sindacati:
Le immissioni in ruolo sono un fatto positivo ma, per la FLC CGIL, le autorizzazioni restano assolutamente insufficienti, poiché si limitano al solo turn over. É necessario, quindi, approntare un piano straordinario di assunzioni per coprire tutti i posti liberi, superando l’attuale normativa sulle facoltà assunzionali che penalizza il personale ATA, che va trattato come il personale decente.